
C’è una magìa nel cielo Ottanta mongolfiere colorano l’Umbria al sorgere del sole
Chiamatelo come volete. Ma definirlo spettacolo è persino riduttivo. Più che altro è una magìa, un silenzioso e magnetico gioco di colori, luci, atmosfere rarefatte. Che si ripete ogni mattina, quando il chiarore del sole arriva da dietro le colline. E’ in quel momento, quando spunta l’alba, che più di ottanta mongolfiere, dall’aviosuperficie di Ponte Naia a Todi o dal parco Acquarossa verso Gualdo Cattaneo, si alzano senza fare rumore in cielo e cominciano a volare. Passano sopra i tetti, le campagne, il fiume Tevere. Salgono verso il cielo con i loro equipaggi arrivati da tutto il mondo per l’"Italian Balloon Gran Prix", l’evento umbro dedicato al volo con i palloni aerostatici. Sarà così ogni giorno, sino al 6 agosto.
Un appuntamento che è molto più di una ’semplice’ gara di mongolfiere, per quanto affascinante. E’ un qualcosa che va oltre, che entra nell’anima. Altrimenti non si spiegherebbe perché, ieri come ogni mattina, centinaia di persone comprese famiglie con bambini al seguito arrivino prima dell’alba nelle zone di lancio di Pontenaia o del parco Acquarossa per assistere ai preparativi, all’immissione di gas nelle mongolfiere, alla vestizione degli equipaggi che vengono a volare in Umbria da ogni angolo del mondo. Anche tra gli spettatori mattinieri, va detto, molti sono stranieri. Ieri mattina, le ottanta mongolfiere in gara hanno volato per circa un’ora, sfruttando anche le correnti aeree con il vento che le ha portate prima verso Montefalco e poi di nuovo sopra Todi. Ogni team, tra equipaggio, tecnici e accompagnatori, è composto da almeno dieci persone che fino al 6 agosto soggiornano in Umbria. E così, a conti fatti, con le mongolfiere vola pure il turismo.
Roberto Borgioni