C’è un’altra città da pretendere: "Decoro, partecipazione, servizi"

Le associazioni studentesche di Perugia chiedono maggiore partecipazione, servizi sanitari efficienti, trasporti meno costosi e opportunità per i giovani. Rivendicano un futuro migliore per la città.

C’è un’altra città da pretendere: "Decoro, partecipazione, servizi"

C’è un’altra città da pretendere: "Decoro, partecipazione, servizi"

Ai futuri candidati prossimi ad amministrare Perugia arrivano istanze anche dal mondo studentesco. Istanze che fanno rima con “partecipazione“, più servizi soprattutto in materia di sanità; trasporti efficienti e meno costosi; maggiori opportunità, comprese quelle occupazionali, per i giovani; una città decorosa, aperta e inclusiva. Richieste racchiuse nel manifesto “Pretendi un’altra Perugia“ e illustrate ieri nella sede del Circolo Arci di via Alessi da Nicholas Radicchi, Lorenzo Moscioni e Alessandro Vergoni a nome di Udu e Altrascuola. Le associazioni giovanili hanno invitato anche la candidata a sindaco per il centro sinistra Vittoria Ferdinandi, che rivolgendosi ai ragazzi in sala e dopo aver ascoltato le loro proposte ha detto loro "siete il pezzo migliore di questa città". "Abbiamo deciso di iniziare un percorso in vista delle elezioni amministrative. Perugia - dicono Radicchi, Moscioni e Vergoni - ha l’occasione di ridisegnare il suo futuro, affrontare i problemi che sempre di più la attanagliano e di cercare nuove soluzioni condivise. L’obiettivo della nostra iniziativa sarà quello di portare al centro del dibattito pubblico le istanze studentesche,troppo spesso ignorate dalle amministrazioni. E’ il momento di cambiare rotta".

Le associazioni rivendicano più spazi partecipativi e ricordano "il caso del tentativo di soppressione della consulta studentesca". E c’è anche il tema della precarietà. "Le due Università formano giovani che poi qui non hanno un futuro e sono costretti ad andarsene". Tra i nodi da sciogliere, quello dei servizi sanitari consultoriali "organici ridotti e risposte poco convincenti", decoro e spopolamento urbano, caro trasporti "un abbonamento arriva a costare più di 300 euro".

Silvia Angelici