REDAZIONE UMBRIA

Celebrazioni di San Francesco. Polemiche sull’esclusione di Gubbio

Il gruppo “Futura“ all’attacco: "Serve una progettazione su vari livelli". E i “Civici“ replicano

Il gruppo Gubbio Futura punta il dito contro l’esclusione della città

Il gruppo Gubbio Futura punta il dito contro l’esclusione della città

Il dibattito scatenato dalla bocciatura della mozione presentata da Nilo Arcudi nell’Assemblea legislativa dell’Umbria per l’inclusione di Gubbio nel circuito delle celebrazioni per gli 800 anni dalla morte di San Francesco di Assisi ha coinvolto anche il Consiglio comunale. Prima, però, serve fare una precisazione: parlare di "esclusione" è sbagliato, in quanto Assisi, che può rivendicare un posto privilegiato, è l’unico comune facente parte del comitato.

Nel corso dell’ultima seduta dell’assise cittadina, comunque, non sono mancati i commenti sulla vicenda, con il gruppo consiliare Gubbio Futura che dice la sua anche attraverso un comunicato. "Riteniamo un vero autogol – si legge nella nota – questa mozione. L’esclusione della città di Gubbio dal Comitato nazionale per le celebrazioni dei centenari francescani risale, infatti, a tre anni fa ed è quindi da attribuire alla Giunta Tesei". Il gruppo consiliare cerca poi di stimolare una riflessione coinvolgendo l’intera città: "Serve un percorso di analisi, approfondimento, condivisione e progettazione su vari livelli – proseguono –, in relazione all’identità francescana di Gubbio, a partire dalle motivazioni che spinsero, in quella fase della sua vita, san Francesco a trovare nella nostra città il luogo nel quale ritirarsi e a trarre ispirazione dalla figura di sant’Ubaldo, poi il significato del suo indossare il saio fino al valore profondo del suo incontro con il Lupo".

La controrisposta è arrivata dal gruppo consiliare Gubbio Civica: "La mozione – chiariscono nella nota – ha voluto portare al centro del dibattito regionale una questione significativa per tutta l’Umbria e per la nostra città in particolare, avendo avuto, quest’ultima, un ruolo di primo piano nella vicenda francescana. L’atto non è stato approvato, ma come sottolineato già dal consigliere Arcudi in sede di Consiglio, possiamo dirci soddisfatti per aver acceso i riflettori sull’ottocentenario francescano e sulle celebrazioni. Crediamo di aver agito per il bene della città e di aver interpretato, ancora una volta, le istanze del territorio". Una cosa è certa: Gubbio può e deve avere un ruolo comunque di rilievo quando si parla di San Francesco, ma lo stimolo e la ricerca di questo privilegio deve venire in primis dalla città.

Federico Minelli