REDAZIONE UMBRIA

Cemento nel Cuore Verde. Trasformati in un anno più di 112 ettari di terreno

È quanto emerge da Rapporto "Consumo di suolo" presentato a Roma . Sul podio ci sono Bastia Umbra, Corciano e Terni. Poi arriva Perugia.

In Umbria l’anno scorso sono stati bruciati più di 112 ettari di terreno, destinati a nuove costruzioni, strade o altre opere infrastrutturali. E’ come se in un anno la superficie di 78 campi di calcio sia stata destinata a essere cementificata. E’ quanto emerge da Rapporto "Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici" a cura del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente presentato ieri a Roma, nella sede di Ispra. Nonostante una lieve diminuzione rispetto agli anni precedenti, il fenomeno prosegue a ritmi preoccupanti, con un’estensione in Italia di 72,5 km² di nuove aree cementificate, corrispondenti a circa 20 ettari al giorno. Nel Cuore Verde il consumo di suolo, da un anno all’altro, è aumentato di 32 ettari (nel 2022 era stato pari a 80). E a quanto emerge è Bastia la città in cui nel 2023 si è consumata in termini percentuali la maggior quantità di suolo. Vuoi per le nuove abitazioni, logistica e quant’altro, il comune bastiolo con il suo quasi 26%, svetta rispetto alle altre realtà umbre. Sul podio ci sono Corciano e poi Terni, seguita da Perugia e da un comune più piccolo, Citerna. In Umbria, fa notare Arpa, rimane essenzialmente stabile il dato che vede la nostra regione con una percentuale di suolo consumato pari a 5,26% nel 2023, rispetto al 5,27% di suolo consumato registrato nell’anno 2022, confermando in entrambe i casi un valore al di sotto di quello nazionale (7,16% nel 2023).Da segnalare invece una decisa diminuzione del consumo di suolo per quanto riguarda l’incremento in ettari nello spazio temporale 2022-2023 rispetto al trend 2021-2022 nelle aree provinciali (con un aumento più marcato nel Comune di Perugia) mentre la situazione rimane uguale nei Comuni minori. Nel capoluogo negli ultimi due anni sono stati consumati 8 ettari, a Terni 7, mentre a Città di Castello e Gubbio 6. Poi ci sono Spoleto e Bastia con 5 ettari, Todi e Marsciano 4 e ancora Foligno e Assisi 3. Entrando nel dettaglio, si può notare come in provincia di Perugia il suolo consumato nel 2023 è stato del 5,47% rispetto al 4,67% di Terni (pari a 9.913 ettari, rispetto ai 34.629 della provincia perugina). Se è vero che in misura percentuale l’Umbria consuma meno suolo rispetto alla media, è vero anche che nel biennio 2022/2023 il consumo di metri quadrati in rapporto agli abitanti è stato pari a 1,22 in Umbria, rispetto allo 0,16 della media italiana.

M.N.