REDAZIONE UMBRIA

Censimento degli uccelli acquatici Il Trasimeno ha rilevanza mondiale

Il Lago ne ha quasi 53mila appartenenti a 36 specie sul totale umbro di 63mila. Tutti i dati del monitoraggio

Sono quasi 63mila gli uccelli acquatici svernanti censiti a gennaio nelle sette principali zone umide dell’Umbria (a fronte dei 54mila del 2020) appartenenti a 52 specie, alcune rare in Italia. Nella classifica eccelle il Lago Trasimeno che si conferma sito di rilevanza internazionale, con quasi 53mila uccelli ospitati, appartenenti a 36 specie. Sono i risultati dell’attività di monitoraggio svolta con il coordinamento dell’Osservatorio faunistico regionale, nell’ambito dell’International Waterbird Census. "I dati raccolti – dice l’assessore umbro all’ambiente Roberto Morroni – evidenziano come le zone umide umbre, in particolare il Trasimeno, giochino un ruolo importante per la conservazione degli uccelli acquatici. L’incremento è indicatore di qualità ambientale e biodiversità". Il Trasimeno si qualifica sito di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar perché ospita oltre 20mila uccelli acquatici (ce ne sono più del doppio), e raggiunge la soglia dell’1% della popolazione biogeografica con due specie, moriglione e moretta tabaccata. Sono state accertate dieci specie di rilevanza nazionale: airone cenerino, airone guardabuoi, alzavola, cormorano, folaga, gabbiano comune, garzetta, marangone minore, svasso maggiore, tuffetto. Tra le specie rare un falco pescatore, un gabbianello e 8 mignattai.