Centinaia di bambini, mano per la mano, hanno percorso le vie di Case Bruciate. Con cerchietti e cappellini rossi, accompagnati da insegnanti e genitori, hanno cantato la gioia del Natale per l’iniziativa di fine 2024. Un evento nel segno della pace, promosso dalla scuola "Aristide Gabelli" in collaborazione con l’associazione Gaia, nell’ambito del progetto cominciato all’inizio dell’anno scolastico con numerosi incontri e iniziative. Ieri mattina le strade del quartiere erano piene di gente. Genitori, nonni, bambini (c’erano anche i piccoli dell’Infanzia), insegnanti. Un successo.
A spiegare l’evento è la maestra Cristiana Antognoni: "Quest’anno invece di organizzare il consueto spettacolo natalizio, la scuola ha deciso di promuovere un canto itinerante di pace a Case Bruciate per coinvolgere anche il quartiere in questo progetto – racconta –. È stato un viaggio a tappe, dove gli alunni dalla prima alla quinta classe, si sono esibiti nei luoghi più significativi. Abbiamo intonato canzoni natalizie preparate in aula ed è stato molto bello vedere tantissime famiglie partecipare insieme ai figli".
A iniziare lo ’spettacolo’ sono stati gli alunni della prima, che hanno cantato sulle scalette di Via Omicini, da poco colorate proprio dai bambini di Case Bruciate con i colori della pace. A seguire si sono esibite le altre classe davanti alla chiesa, poi nella piazzetta accanto alla nuova farmacia e nel parchetto tra via Gigliarelli e via Villa Glori. Infine gli alunni si sono ritrovati tutti nel giardino della scuola Gabelli per il gran finale, augurando buone feste ai numerosi presenti.
Il canto itinerante si inserisce nel progetto sulla pace che coinvolge non solo i bambini, ma anche familiari e residenti. "Gli alunni affrontano in classe il tema della pace e stanno preparando anche le bandiere - conclude l’insegnante –. Mentre dall’8 novembre sono in corso degli incontri settimanali con i genitori, che si svolgono di sera per discutere di pace, nella relazione tra genitori-insegnanti-bambini. E’ un segnale importante e ci auguriamo che continui".
Agli incontri Mauro Benedetti, psicoanalista, coordinatore dell’associazione Gaia. "Abbiamo voluto stimolare il quartiere sul tema della pace e abbiamo trovato un gruppo di insegnanti meraviglioso che ha accettato l’idea di collaborare - racconta -. L’obiettivo è quello di rivitalizzare il quartiere attraverso diverse attività. Il tutto, con la pace come tema portante. La cura della pace per noi vuol dire avere cura delle relazioni umane nella vita quotidiana come nei rapporti internazionali. Ciò non può prescindere dal coltivare un atteggiamento di “non-violenza”". A iniziare dai bambini.