FRANCESCA MENCACCI
Cronaca

Centri massaggi a luci rosse, scatta il blitz

Un maxi blitz della polizia locale di Roma Capitale in più città italiane, tra le quali anche Perugia, ha portato...

Un maxi blitz della polizia locale di Roma Capitale in più città italiane, tra le quali anche Perugia, ha portato alla denuncia di 5 persone per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L’operazione è scattata dopo circa un anno di indagini, coordinate dalla procura di Roma, avviate con l’obiettivo di smantellare una rete di centri massaggi, gestiti da cittadini di nazionalità cinese, che nascondevano in realtà un’attività di meretricio. Grazie ad una articolata attività investigativa, con lunghi periodi di osservazione, intercettazioni, analisi di tabulati telefonici, gli agenti del Gssu (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana), insieme al nucleo di polizia giudiziaria del Comando Generale, sono riusciti a risalire ad un’organizzazione criminale, con basi in più città d’Italia, che reclutava donne cinesi, di età compresa tra i 25 e i 50 anni, da avviare alla prostituzione.

Nel corso delle indagini partite sul territorio capitolino, sono riusciti a risalire ai vari luoghi, collegati tra loro, dove si svolgevano le attività illegali, non solo di sfruttamento delle donne ai fini della prostituzione, ma anche per il loro reclutamento. Individuati i centri nevralgici dell’organizzazione, sono scattati i blitz da parte della Polizia Locale della Capitale, con una mirata attività di perquisizione presso gli alloggi utilizzati come case di appuntamento e nei domicili delle persone indagate, il tutto avvenuto in simultanea nelle città di Roma, Perugia, Napoli e nella provincia di Avellino, con la collaborazione delle polizie locali dei comuni interessati e dell’Arma dei carabinieri. Oltre al sequestro di tutto il materiale utilizzato per le azioni illegali, tra cui una cinquantina tra dispositivi e strumentazioni telefoniche ed informatiche, più una somma di denaro di diverse migliaia di euro, sono 5 le persone identificate e denunciate: 4 cittadini cinesi e un italiano, che ora dovranno rispondere dell’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Nel capoluogo umbro le indagini hanno riguardato due case d’appuntamenti, dove sono stati sequestrati numerosi oggetti.