SPOLETO – La maggioranza si spacca sull’ampliamento della Ztl di Spoleto e l’opposizione va all’attacco: "il sindaco dovrebbe dimettersi". Rischia di diventare più grave di quanto potesse sembrare il caso Ztl per la tenuta delle forze di maggioranza, perché a chiedere all’amministrazione di fare un passo indietro è il Partito Democratico che in giunta esprime ben tre assessori tra cui anche Federico Cesaretti fresco di nomina alla Polizia Municipale. Giunta che ha dato il via libera per lo spostamento dei varchi della Ztl, ma che poi è stata invitata dallo stesso Partito Democratico a rivedere quella decisione che non piace ai commercianti.
Una sorta di autogol, insomma, che ha scatenato i rappresentati del centrodestra pronti a mettere in evidenza il cortocircuito che si è venuto a creare: "Se il Sindaco Sisti ha adottato il provvedimento condividendolo con la sua maggioranza, compreso il Pd, essendo stato sfiduciato da quest’ultimo, dovrebbe immediatamente dimettersi, per lo meno per dignità personale e non solo politica. Se invece il Sindaco Sisti ha deciso tutto da solo e persiste nella sua intenzione, allora dovrà essere il Pd a sfiduciarlo, altrimenti significa che ha voluto fare il tutto per poi dire il contrario di tutto ed accontentare così tutti".
Commercianti e albergatori avevano protestato nei giorni scorsi soprattutto per la stretta decisa tra piazza San Domenico, via Vittori e via Filitteria, via Matteotti tra la rotatoria e via degli Abeti oltre a tutta la zona tra via Belli, via Giustolo, via delle Terme e via delle Monterozze.