REDAZIONE UMBRIA

Chef morì nello schianto dell’auto "Processate l’amico che guidava"

Castiglione del Lago, a conclusione delle indagini il pm ha chiesto il rinvio a giudizio: omicidio stradale

Chef morì nello schianto dell’auto  "Processate l’amico che guidava"

Chef morì nello schianto dell’auto "Processate l’amico che guidava"

Chiesto il processo per il giovane che guidava l’auto nello schianto in cui è morto l’amico. A conclusione delle indagini sull’incidente stradale in cui ha perso la vita ad appena 23 anni di Luka Cifci, il pm Gennaro Iannarone ha chiesto il rinvio a giudizio per l’amico 24enne conducente del veicolo che all’alba del 14 ottobre del 2022 uscì fuori strada lungo la Pievaiola.

Cifci, che era seduto sul sedile posteriore, e altri tre giovani stavano rientrando da una serata passata in discoteca a Perugia sull’Alfa Romeo 147 guidata dall’indagato che procedeva in direzione Perugia-Città della Pieve.

All’altezza della rotatoria di Castel del Piano l’auto si è schiantata contro il guardrail. Sostiene la Procura che la responsabilità del conducente è rilevabile in "una condotta di guida non adeguata alle condizioni di tempo (orario notturno) e di luogo (presenza di una rotatoria e del cordolo che la delimitava)" in cui il giovane "perdeva il controllo del veicolo che – è scritto nella richiesta di rinvio a giudizio - con la fiancata destra, impattava contro il guardrail che si trovava sul margine destro della carreggiata, non riuscendo a porre in essere le manovre richieste dalla circolazione e di conservare il controllo del veicolo".

A causa del tremendo urto Luka ha sbattuto violentemente il capo riportando un gravissimo trauma che non gli ha lasciato scampo come confermato dall’esame autoptico disposto sulla salma ed eseguito dal medico legale Massimo Lancia (con Sergio Scalise quale medico legale di parte), mentre gli altri tre giovani sono rimasti feriti. La tragedia aveva destato profonda commozione e non soltanto a Castiglione del Lago, dove Cifci era cresciuto ed era conosciutissimo, ma anche nella vicina provincia di Arezzo, in particolare a Cortona, dove aveva frequentato l’istituto superiore Angelo Vegni delle Capezzine, mettendo poi a frutto i suoi studi e intraprendendo con successo, da più di due anni, l’attività di chef presso il ristorante Squad Garden, nel centro storico di Castiglione del Lago.

Il giovane ha lasciato in un dolore senza fine la mamma Marsela, che con lui ha perduto l’unico figlio, e la nonna Aferdita che vive in Albania, il Paese di origine del ragazzo, stabilitosi in Italia fin da quando aveva 12 anni. il Gup del Tribunale di Perugia, Natalia Giubilei, ha fissato per il 4 aprile l’udienza preliminare.