Si chiama “Film in Tour“ ed è l’innovativo progetto culturale con un focus speciale sulle nuove generazioni che punta dritto alla promozione turistica integrata. E’ promosso dalla rete “Terre e Musei dell’Umbria“ che riunisce i musei di nove comuni (Amelia, Bevagna, Bettona, Cascia, Cannara, Deruta, Marsciano, Montefalco, Umbertide) e nasce grazie al contributo della Regione, tramite la Legge 24, e un cofinanziamento dei nove comuni: l’obiettivo – si è detto ieri nella presentazione a Palazzo Donini – è di valorizzare i tesori d’arte, esaltare le eccellenze del territorio e stimolare la creatività dei giovani con il linguaggio cinematografico, offrendo uno sguardo innovativo sul patrimonio artistico.
Di fatto “Film in Tour“ è un insolito video promozionale (ieri si è vista un’anteprima) basato su nove cortometraggi originali, uno per ogni comune, che intrecciano arte, storia e composizione contemporanea, con il coinvolgimento delle associazioni locali che hanno selezionato 50 giovani diventati parte del cast. Il debutto sarà a gennaio a Deruta con un grande evento pubblico, poi il video sarà disponibile sul sito e sui canali social di “Terre e Musei dell’Umbria“ e ogni comune potrà organizzare eventi individuali con i singoli corti. "E’ un progetto molto importante, partecipato e inclusivo, che ha coinvolto le associazioni locali e le giovani generazioni dei vari territori per far scoprire il patrimonio culturale delle loro città" ha detto ieri il sindaco di Deruta Michele Toniaccini insieme alla dirigente della Regione Antonella Pinna, il sindaco di Bettona Valerio Bazzoffia e l’assessore alla cultura di Marsciano Michele Capoccia.
Per Carlo Timio di Media Eventi (curatore degli aspetti progettuali, gestionali e della comunicazione) il video ha come "target i giovani tra i 18 e 30 anni, per farli avvicinare ai musei" ed è un "progetto che parte dal basso, realizzato con una tecnica innovativa e una scenografia insolita". Regia e sceneggiatura sono di Alessio Proietti, che ha puntato su un linguaggio evocativo. "La sfida – ha detto – è stata quella di dare voce questi luoghi straordinari, trasformandoli in una narrazione capace di emozionare". La narrazione tra le diverse identità dei musei è unita da un poetico fil rouge simboleggiato dalle nove muse.
Sofia Coletti