
Gli alunni-reportere e l’esperienza con il teatro
La nostra scuola primaria “ I tre castelli” di Selci ( Istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci di San Giustino) si caratterizza per un progetto di teatro che consiste nella realizzazione di un lungometraggio annuale agganciato alle tematiche condivise nel progetto di Circolo e che vertono, a rotazione, sulle parole chiave di cooperazione, autonomia, regole, emozioni (riassunto dall’acronimo CARE). Gli alunni delle classi quinte recitano, mentre gli altri bambini partecipano con delle coreografie diretti dall’insegnante Maria Luisa Chiavacci in collaborazione con le altre docenti e ripresi dal magistrale tocco del videomaker Ivano Boncompagni. In questi ultimi dieci anni, con lo scopo di elicitare gli stili di apprendimento individuali di tutti e di ciascuno e quello di valorizzare i luoghi più belli ( pubblici e privati) del nostro comune, abbiamo messo in scena copioni originali, riduzioni di musical o film o libri adatti all’età di riferimento degli studenti coinvolti. Dal Gobbo di Notre-Dame recitato al Castello Bufalini ad un sequel di Harry Potter girato nella splendida Villa Graziani, passando per storie shakespeariane ambientate lungo il percorso verde adiacente al torrente che sfocia poi nel Tevere piuttosto che il classico Pinocchio riadattato in una versione al femminile, ogni volta creiamo uno scrigno di esperienze che andranno a sedimentarsi nel cassetto dei ricordi più belli degli alunni protagonisti.
Quest’anno ci accingiamo a produrre un West Side Story che vedrà protagoniste le viuzze del centro storico, anticipato da molte unità didattiche nelle classi inerenti il razzismo, la diversità, il bullismo che deriva spesso e dalla logica del gruppo come affermazione di superiorità.
La proiezione avviene poi nel teatro-cinema “ Filarmonica” del paese che coltiva da sempre il suo portato di luogo di incontro e di rappresentazione nonché spazio prestato ai momenti di festa dei concittadini, famoso soprattutto perché sede della banda Francesco Giabbanelli, dal nome del suo fondatore. Perché “che la bellezza salverà il mondo” sia un mantra che accompagni e guidi il futuro approccio alla vita dei ragazzi coinvolti è il vero obiettivo di un lavoro che rende il nostro tempo pieno un pieno tempo, ricco di occasioni di approfondimento ma anche di attività laboratoriali che rendano il concetto di “learning by doing” una realtà quotidiana viva e appassionante. Un modo per allenare la mente e coltivare pensieri positivi, allontanare il disagio e trasformare le fragilità in punti di forza.