È in rianimazione con prognosi riservata il ciclista umbro che domenica mattina è stato travolto da un’auto lungo la Sr 71, in località Vallone, nel Cortonese. Illeso l’uomo al volante dell’auto, un uomo di 90 anni residente nella zona. Ad avere la peggio è stato il ciclista 60enne, residente nel tratto castiglionese della frazione di Borghetto di Tuoro.
La polizia municipale di Cortona, intervenuta sul posto per i rilievi del caso ha sequestrato i mezzi come disposto dal magistrato di turno che ha già aperto un fascicolo per lesioni gravissime. Atto dovuto per far luce su quanto accaduto e accertare le eventuali responsabilità. I contorni della vicenda non sono ancora chiari ma a quanto emerso l’auto e la bicicletta procedevano in direzioni opposte: la lancia Y si stava muovendo in direzione Castiglion Fiorentino mentre il ciclista nel momento dell’impatto stava procedendo verso il lago Trasimeno.
Alle 9:30 i veicoli si sono scontrati in località Vallone, frazione tra Camucia e Terontola: l’urto è stato violentissimo e il ciclista è stato sbalzato a terra dopo il colpo. All’arrivo dei soccorritori le condizioni del 60enne sono apparse subito molto gravi. Tanto da richiedere da parte degli operatori l’intervento dell’elisoccorso della regione Toscana, Pegaso 1, che si è alzato in cielo per trasferire l’uomo a Siena in codice rosso: direzione Le Scotte di Siena dove è appunto arrivato in codice rosso. Il ciclista si trova ancora in rianimazione con prognosi riservata.
È il secondo incidente in pochi giorni lungo il tratto chianino della Sr 71 che coinvolge un ciclista: sono stati almeno tre gli incidenti gravi, uno con esito fatale, che si sono verificati lungo la principale arteria della Valdichiana. In particolare, il tratto tra Cortona e Castiglione del Lago è considerato dagli amanti della bicicletta molto apprezzato e frequentato anche da molti appassionati umbri, non solo del Trasimeno. Gran parte del ciclismo turistico è ormai dirottato sulla pista ciclabile, ma per gli amanti del ciclismo da strada le vie asfaltate da condividere con il traffico dei veicoli resta l’unica possibilità, che continua a dimostrarsi sempre molto pericolosa e discapito ovviamente di chi viaggia in bicicletta e spesso è vittima della distrazione delle persone alla guida delle auto.