CRISTINA CRISCI
Cronaca

Cinquemila pellegrini in Alta Umbria. La Diocesi tira le somme e fa programmi

Il vescovo Paolucci Bedini: "Numeri che mostrano un crescente interesse per il turismo religioso e per i cammini"

In tantissimi hanno scelto l’Alta Umbria come meta dei loro cammini

In tantissimi hanno scelto l’Alta Umbria come meta dei loro cammini

È di circa 5mila persone il flusso di pellegrini che ha raggiunto il territorio nel corso del 2024: "Città di Castello si conferma una delle tappe centrali tra quelle percorse dai pellegrini attratti dai suoi storici cammini e dalla profonda spiritualità del territorio in Alta Umbria". A tracciare un bilancio e a parlare di prospettive del movimento dei pellegrini sui sentieri francescani è stata la diocesi con il vescovo Luciano Paolucci Bedini e Angelica Lombardo, presidente dell’associazione “Le Rose di Gerico“.

Secondo i dati nel territorio tifernate, da marzo a dicembre 2024, sono stati ospitati mille 500 pellegrini, ma il flusso di persone che hanno percorso i sentieri di San Francesco passando in questo territorio è molto più ampio (nell’ordine di 5 mila persone). Tra i mille 500 ‘registrati’ dalla diocesi attraverso Le Rose di Gerico la gran parte (circa mille) sono italiani, a seguire pellegrini provenienti da Germania (71), Francia (63) Brasile (42), Austria (32) e Spagna (36). Le “foresterie donative“ del territorio diocesano, hanno ospitato 489 pellegrini nel monastero del Santissimo Crocifisso di Citerna, 473 nell’ostello Pieve de’ Saddi e mille 632 nel rifugio Betania di Pietralunga.

"Il risultato non evidenzia solo l’importanza storica e culturale di questa parte dell’Umbria, ma testimonia anche un crescente interesse per il turismo religioso e per i cammini in generale. Questi sentieri storici non sono solo vie di transito, ma veri e propri itinerari spirituali", ha aggiunto il vescovo Paolucci Bedini. Insieme all’associazione “Le Rose di Gerico“, la diocesi sta cercando di implementare l’accoglienza e soprattutto "di essere attenta a quei valori fondamentali che il turismo non può dimenticare, come l’inclusione".

Durante l’incontro sono state presentate alcune iniziative proposte per l’anno giubilare, prime in ordine temporale la conferenza "Oltre i limiti: turismo lento e cammini inclusivi" prevista per il prossimo 15 marzo e il corso di conduzione della Joëlette, un ausilio da trekking per persone con disabilità, il giorno seguente, 16 marzo. "Due momenti significativi che fanno parte di un più ampio progetto che con la diocesi, abbiamo fortemente voluto proporre nei primi mesi del Giubileo della Speranza", ha detto infine Angelica Lombardo.