REDAZIONE UMBRIA

Città senza barriere ’Il Mosaico’ in prima fila

L’associazione tifernate protagonista dell’incontro a Padova dedicato a servizi, diritti e inclusione.

Carlo Reali, presidente dell’associazione tifernate ’Il Mosaico’ ( a destra) con il vicesindaco di Padova, Andrea Micalizzi

Carlo Reali, presidente dell’associazione tifernate ’Il Mosaico’ ( a destra) con il vicesindaco di Padova, Andrea Micalizzi

CITTÀ DI CASTELLO – La costruzione di città senza barriere e le politiche attivate per quanto riguarda i servizi rivolti ai ragazzi con lo spettro autistico e le loro famiglie. Nei giorni scorsi si è svolto nella sede del comune di Padova un confronto tra Carlo Reali, presidente dell’associazione "Il Mosaico 2.0" di Città di Castello e il vicesindaco Andrea Micalizzi.

L’incontro consolida un rapporto di collaborazione su queste tematiche ed è servito per confrontarsi su obiettivi "condivisi con una ricaduta sociale sulle comunità di appartenenza come la questione legata alle barriere architettoniche e i disturbi dello spettro autistico", spiega Reali che ricorda "la collaborazione e l’esempio del comune di Padova in tema di barriere architettoniche che hanno portato, nel 2022, dopo una lunga battaglia dell’associazione, al riconoscimento da parte della Regione Umbria di considerevoli fondi per i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, Peba)". Ad oggi tra l’altro 23 Comuni umbri, tra cui quello di Città di Castello, hanno beneficiato dei fondi relativi e nel mese di settembre, la Regione ha emesso un ulteriore bando di finanziamento. Nell’incontro a Padova, si è parlato anche delle tematiche relative ai disturbi dello spettro autistico e sulle politiche di sostegno alle famiglie, aree sulle quali Il Mosaico si sta muovendo. L’impegno del Comune e delle tante associazioni del territorio di Padova sarà al centro di un incontro che si svolgerà nel capoluogo veneto presumibilmente nel mese di gennaio. Carlo Reali ha rimarcato l’importanza di questo legame con il comune di Padova e della collaborazione tra le due città, sottolineando come "lo scambio di buone pratiche possa generare un impatto positivo sul tessuto sociale".