SOFIA COLETTI
Cronaca

Classico Futuro L’arte di Giuman all’Accademia

Una spettacolare mostra che unisce vetro, foto e pittura tra luci e colori. Oggi il taglio del nastro

di Sofia Coletti

Testimonianze del passato e visioni contemporanee, in un intreccio creativo ed esplosivo che sovrappone pennellate, velature, macchie cromatiche, luci, colori forti e decisi. E’ davvero da non perdere la mostra “Classico Futuro“ che Giuliano Giuman, artista perugino di fama internazionale, inaugura oggi alle 17 all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci“, di cui è stato direttore dal 2009 al 2012.

Per l’occasione Giuman espone 46 opere che segnano idealmente la sintesi del suo percorso artistico in un’inedita riflessione sul concetto di classico oggi. I soggetti di partenza sono infatti fotografie delle opere presenti nelle collezioni dell’Accademia che Giuman rivisita con il suo caratteristico segno pittorico che unisce vetro a gran fuoco, olio su tela e fotografia. Il percorso espositivo, curato da Aldo Iori e Giovanni Manuali, si apre nella nuova Aula dell’Ercole Farnese dove le opere, appoggiate in basso a terra, non più appese alle parete, si caratterizzano per due differenti situazioni di illuminazione che si alternano: la luce diurna con il quadro dai fortissimi colori espressivi e la retroilluminazione della tela che fa emergere la fotografie e svela quindi il riferimento al classico. "E’ il mistero della bellezza che avviene soltanto di notte, lo spiazzamento della visione che richiama il discorso del vetro", dice Giuman: le opere, svela, erano quelle della mostra prevista a marzo e cancellata per l’emergenza sanitaria, arricchite adesso con la retroilluminazione.

La mostra prosegue nel Museo dell’Accademia con 11 lavori su tela, vetro e fotografie collegate alle statue esposte insieme a sculture e pezzi più liberi ma sempre in rapporto visivo o concettuale con il patrimonio del Museo, dal Laocoonte e lo Zeus di Otricoli (immagini della mostra) fino ai quadri di Ribustini e Migliorati. Il catalogo, edito da Fabrizio Fabbri Editore, è stampato con tecnologia “Happy touch” che lo rende covid free. La mostra sarà aperta fino all’8 novembre con gli orari di apertura del Museo: giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 18 ma anche su appuntamento al 340.4778575. L’ingresso è libero nell’Aula dell’Ercole Farnese, con biglietto nel Museo.