ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Colfiorito, meno servizi. Continua la desertificazione bancaria nel territorio

Disagi alle aziende e ai cittadini con più difficoltà agli spostamenti. Il segretario regionale First Cisl Cecconi: "Sempre meno sportelli e addetti".

Banca, servizi ridotti (foto repertorio)

Banca, servizi ridotti (foto repertorio)

Continua la desertificazione bancaria nel territorio. Dopo le proteste legate alla chiusura della filiale di Bevagna di Intesa San Paolo, arriva anche la notizia che la filiale dello stesso istituto, questa volta a Colfiorito, cesserà a breve le operazioni di cassa, lasciando attivo lo sportello. Si tratta di un’operazione che andrà avanti anche a Cannara e a Montefranco da aprile 2025, mentre entro giugno ci sarà la chiusura o accorpamento di Bevagna, come denunciato, Campello sul Clitunno, Cascia, Magione, Marsciano e Massa Martana.

Per Colfiorito è un brutto colpo, senza dubbio, considerando la frazione con un importante tessuto di aziende e considerando anche l’età dei cittadini, particolarmente alta, e quindi con cittadini con più difficoltà agli spostamenti.

"Anno dopo danno stiamo assistendo alla continua chiusura di sportelli bancari - sottolinea il segretario regionale First Cisl Claudio Cecconi - soprattutto in quelle realtà locali medio piccole, ove storicamente la ‘banca’ ha rappresentato il punto di riferimento per il credito a privati ed aziende, oltre ad essere la sede deputata per una sana gestione dei risparmi e degli investimenti".

"Negli ultimi 10 anni - prosegue – solo per Intesa San Paolo, si è passati dai 138 sportelli operativi, agli attuali 44, e con un’altrettanta riduzione degli addetti, con un evidente problema di desertificazione per la nostra regione - spiega ancora Cecconi - tenendo nel dovuto conto anche il progressivo arretramento degli altri Istituti bancari, fatta eccezione per le Bcc, che provano a crescere in sportelli e numero di dipendenti.

Come First Cisl Umbria non finiremo mai di deplorare tale deriva da parte del principale istituto bancario d’Italia, che in nome di una crescita senza fine dei ricavi, lascia indietro territori e cittadini".