"Stavo raccogliendo funghi, mi sono chinato e ho sentito un gran botto e sono stato raggiunto dalla ‘rosa’ di pallini: ho urlato con tutta la voce che avevo in corpo. Mi sono subito reso conto che ero stato raggiunto da una fucilata sparata da un cacciatore che, mi ha spiegato poi, mi aveva scambiato per una lepre. Mi sono ritrovato con trenta pallini di piombo sulla schiena". E’ la brutta disavventura capitato a un pensionato di sessantotto anni, Elio Zurla, che è stato sottoposto alle cure del caso dai sanitari del Pronto soccorso dell’ospedale di Assisi che hanno rimosso solo una parte dei pallini. L’episodio, che poteva avere conseguenze ben più gravi, è accaduto nella zona di Castelnuovo, non lontano da dove abita; una zona di pianura, dove scorre un fosso e dove ci sono dei pioppi. Zurla, che è stato consigliere comunale ad Assisi nel periodo che va dal 1997 al 2001 e attualmente riveste l’incarico di revisore dei conti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche "Togo Rosati" in rappresentanza della Regione Umbria, ha raccontato la disavventura anche sui social, non nascondendo lo spavento per quanto accaduto.
"La ‘rosa’ di pallini mi ha raggiunto alla schiena, ai glutei, alla testa. Si sono fermati abbastanza in superficie, considerata la distanza da dove il colpo è stato esploso, una quarantina di metri; di sangue n’è uscito poco, di sicuro è andata bene – aggiunge -. Il cacciatore, quando si è accorto di quanto era accaduto, si è avvicinato per vedere le mie condizioni. Vista la situazione, sono riuscito a raggiungere la mia auto, che era parcheggiata poco lontano, e a guidare sino a casa. Un amico, di lì a poco mi ha accompagnato all’ospedale". I sanitari sono riusciti a rimuovere 7-8 pallini, gli altri sono rimasti conficcati nel corpo del malcapitato che ha avuto una prognosi di 7 giorni.
Maurizio Baglioni