Comincia la stagione del tartufo. Mille cavatori da oggi nei boschi

Riparte un settore strategico per l’economia dell’Altotevere: "Già tante richieste, la pioggia ci ha aiutati"

Comincia la stagione del tartufo. Mille cavatori da oggi nei boschi

Giuliano Martinelli impegnato insieme a uno dei suoi cani da cerca

Si apre oggi la stagione della cerca del tartufo bianco e in tutta l’Alta valle del Tevere questa giornata coinvolge almeno mille cavatori. Nel tifernate risulta una densità "altissima di tartufai con tesserino", quasi uno ogni dieci abitanti, con un esercito di oltre 5 mila cani da tartufo, bracchi, bracchi-pointer, lagotti e meticci. Il tartufo qui è una tradizione che si incontra in ogni casa. Vanghino, cane e lunghe passeggiate nei boschi dove già da giorni sono spuntati anche diversi funghi.

Alla vigilia della riapertura fa il punto Giuliano Martinelli, titolare di un’azienda che commercia questo prodotto in tutto il mondo per il quale ogni anno, il giorno dell’apertura, ha sempre lo stesso fascino e la stessa attesa. Ma che stagione sarà? "Il tartufo bianco per crescere ha bisogno di acqua in estate e vista la siccità di luglio e agosto qualche timore c’era… a settembre poi ha ripreso a piovere e quindi si annuncia una buona stagione, probabilmente un po’ tardiva. Magari arriveranno a novembre, ma i tartufi ci saranno". In vista dell’imminente apertura della nuova stagione di raccolta del tartufo bianco, prevista per oggi, l’esperto pietralunghese ha dato le sue impressioni e valutazioni sulla nuova stagione tartuficola del bianco nell’Alta Valle del Tevere, facendo così il punto della situazione.

"Tutti i tartufai e gli appassionati – ha commentato ancora Martinelli – fremono e sono pronti per questa nuova stagione anche perché abbiamo già tantissime richieste da tutto il mondo. Speriamo di trovare subito qualche bell’esemplare profumato". Sin da oggi centinaia e centinaia di appassionati cercatori si inoltreranno nei boschi dell’Altotevere, ovviamente con i cani, per scovare e portare sulle tavole di tutto il mondo il pregiato tartufo dell’Appennino umbro-marchigiano. Tra Gubbio, Umbertide, Città di Castello, Pietralunga e Montone c’è un’area ricca di boschi vocati, con un microclima e un’altitudine perfetti. "Il bianco richiede, infatti, un’altitudine tra i 300 e i 600 metri di altezza e qui siamo esattamente in quella fascia – aggiunge Martinelli – il tartufo bianco che verrà commercializzato sarà rigorosamente locale e trovato nei nostri territori" E chi vorrà degustare le prime eccellenze trovate in questa stagione, potrà farlo proprio a Pietralunga dove da venerdì 11 a domenica 13 ottobre andrà in scena la 37esima Mostra mercato del tartufo bianco e della patata, la prima fiera dell’anno in Umbria dedicata appunto al prezioso tubero.