di Alessandro Orfei
Un sistema complesso e ingegnoso, pensato con l’obiettivo di evitare il pagamento dell’Iva. E’ quello che hanno scoperto i finanzieri della Compagnia di Foligno, coordinati dalla Procura della Repubblica di Spoleto, con l’operazione ‘Easy Car’, che ha portato alla denuncia di trentuno persone per una evasione che ammonta a due milioni di euro. A vendere le auto ai clienti erano due autosaloni del comprensorio. Il cliente così acquistava il suo mezzo, seminuovo, ignaro del mancato pagamento delle imposte dovute.
Quasi trecento le auto sotto osservazione, un numero importante che ha portato alla scoperta della frode. Tutte vetture tedesche, vendute in Umbria ma che venivano immatricolate in luoghi diversi. Questo è stato il dato che ha fatto scattare le antenne delle Fiamme gialle, che così hanno avviato tutti i controlli del caso. Le indagini hanno scoperto l’utilizzo delle cosiddette ‘cartiere’, società inesistenti che hanno, come unico scopo, quello di emettere fatture false, al fine di consentire evasione e frodi.
Le auto in questione provenivano dalla Germania e venivano sottoposte ad una serie di cessioni fittizie tra le varie cartiere, in modo da rendere praticamente impossibile la ricostruzione contabile dei vari passaggi, per poi essere vendute al consumatore finale senza che fosse mai avvenuto il previsto versamento dell’Iva. Così il cliente si ritrovava l’auto chiavi in mano, e un sensibile risparmio.
A completare il quadro della truffa le comunicazioni alla Motorizzazione. Una serie di false attestazioni che servivano per mascherare il ruolo delle varie società fantasma e a far risultare come già effettuato il pagamento delle imposte di cessione. Peccato che non era vero. Per questo sono teentuno le persone denunciate, a vario titolo, dalla Guardia di Finanza della Città della Quintana. I reati che vengono contestati sono truffa aggravata, falsità ideologica e l’utilizzo di false fatture per un ammontare di 9 milioni di euro, per un’Iva non pagata di due milioni di euro.
Un risultato importante, dunque, ottenuto dalla Guardia di Finanza che è impegnata, ancor più in questo particolare momento, nella lotta alle frodi a carattere internazionale, sempre più frequenti e sempre di più complesse, in grado arrivare a coinvolgere valori sempre maggiori.