CITTA’ DI CASTELLO – Oltre 40mila euro di salario accessorio corrisposti alla Polizia municipale dal 2017 al 2018 "non dovuti": il caso finisce in consiglio comunale. A chiedere conto di questa prassi è il consigliere Andrea Lignani Marchesani in riferimento alla sentenza della Corte dei Conti che, con "rito abbreviato, quindi non appellabile, ha ritenuto non dovute e concesse con ‘prassi illecita’ le erogazioni per oltre 45 mila euro date come salario accessorio ai componenti della Polizia municipale". È il testo dell’interrogazione depositata dal consigliere di Castello Civica per fatti che risalgono al 2017. "La cifra è riferita alle liquidazioni quantificate in compensi fissi a seconda della maggiorazione dovuta (lavoro festivo o super festivo, turni notturni o festivi infra settimanali) che andavano oltre quanto stabilito dal contratto nazionale", spiega Lignani che precisa come l’ammissione al rito abbreviato da parte della Corte dei Conti "se da un lato riconosce la buona fede dell’allora Comandante facente funzione, dall’altro concedendo lo sconto stabilito dalla legge rispetto al danno reale, ha determinato una perdita secca per il Comune di circa 30 mila euro". Una vicenda che ha indotto il rappresentante dell’opposizione a chiedere a sindaco e giunta "le azioni e le indagini che l’amministrazione intende mettere in atto riguardo condotte similari sia antecedenti nel tempo sia eventualmente presenti anche in altri settori. Il Comune ha posto in essere azioni a tutela? E questa prassi illecita era presente anche nelle annualità precedenti? Infine quali controlli sono attivi oggi perché simili situazioni lesive dell’immagine dell’ente non abbiano a ripetersi?". Domande che troveranno risposta nel corso del prossimo consiglio comunale.
CronacaCompensi non dovuti. Municipale in Consiglio