Perugia, 13 dicembre 2024 – La pressione tributaria aumenterà sui perugini anche nel 2025. E la ‘colpa’ è ancora una volta principalmente della Tari, la tassa sui rifiuti che di anno in anno continua inesorabilmente a crescere. L’incremento atteso per il prossimo anno è di 3,5 milioni, dopo che già in questo 2024 famiglie e imprese si sono dovute far carico di 3,7 milioni in più arrivati con il conguaglio di qualche settimana fa. Il piano degli aumenti di Gesenu del 2024 e 2025 è stato approvato lo scorso aprile dall’Auri e quindi anche quest’anno le bollette salate saranno una certezza.
E’ uno dei dati che emerge dai faldoni del Bilancio preventivo di Palazzo dei Priori la cui discussione è iniziata in Commissione da alcuni giorni e di cui l’ente al momento non ha dato alcuna notizia. Fatto sta che al capitolo ‘Entrate di natura tributaria’, quelle cioè pagate direttamente dai cittadini, si sale da un totale complessivo di 143,6 milioni del ‘24 (cifra contenuta nel Preventivo dell’anno scorso e che non comprendeva quindi ancora l’aumento della Tari) ai 150,4 milioni del prossimo 2025, cifra che invece tiene conto dell’incremento della tassa sui rifiuti. La morale è che quest’anno la pressione tributaria pro-capite dovrebbe sfondare il muro dei 900 euro (circa 906) rispetto agli 884,82 dell’anno passato e gli 875,29 del ’23. Alla fine del 2025 potrebbe salire a 925 euro. E tutto questo nonostante il blocco di Irpef e Imu.
Detto della Tari, a pesare – anche se non nelle tasche delle famiglie – è l’imposta di soggiorno: la manovra di rivedere le tariffe in alcune strutture e i flussi turistici in aumento, fa prevedere che nelle case del Comune arriveranno 1.320.000 euro, rispetto a una previsione del 2024 che era di 925mila euro (e che forse sarà ritoccata in alto). Due anni fa – bilancio consuntivo – questa voce aveva portato 1.017.000 euro. L’altra voce più importante di natura tributaria resta l’Imu che si paga sulle prime case di lusso e sulle seconde o terze case. Il gettito stimato, riporta la nota integrativa di bilancio, è in linea con quello del 2024: parliamo infatti di una cifra di 45,75 milioni, rispetto ai 45,90 del bilancio preventivo 2024. Nel 2026 la crescita delle entrate è ipotizzata dell’ 1,14% e dello 0,2 nel 2027, sempre a parità di aliquote. C’è poi l’addizionale Irpef, quella che si preleva direttamente dalle buste paga dei lavoratori: a Perugia è al massimo da quasi 20 anni (0,8% ed esenzione fino a 12.500 euro).
Il gettito 2025 – che sarà calcolato in base ai redditi 2021 – oscilla tra i 18,9 e 23,2 milioni, “del tutto prudenziale rispetto alla crescita rilevata del 9,31% per il 2023 e del 7,32% per il 2022”. In via prudenziale in Comune dovrebbero entrare quindi 19,5 milioni (come nel ’24) e 20 milioni nel 2026 e 2027.
Michele Nucci