Concorso Ercole Olivario. Oro verde: l’Umbria c’è

Sul podio dell’iniziativa che vede etichette in gara da tutta Italia, anche tre aziende regionali: Batta, Viola e Gaudenzi. Mencaroni: “Sfida tra eccellenze“.

Concorso Ercole Olivario. Oro verde: l’Umbria c’è

Concorso Ercole Olivario. Oro verde: l’Umbria c’è

Tra le dodici etichette incoronata dall’Ercole Olivario, quest’anno ci sono anche due eccellenze olearie made in Umbria. Si tratta del Frantoio Batta (Colli del Trasimeno) che vince l’oro per la categoria Dop/Igp fruttato leggero, e dell’azienda Viola di Foligno, che si aggiudica il gradino più alto del podio per la categoria fruttato medio. Sapore di casa nostra anche tra i sette award speciali, con il Frantoio Gaudenzi di Trevi che conquista l’Amphora Olearia per la migliore confezione. La proclamazione dei vincitori, che ha visto marchi in gara da tutta Italia, con rappresentanze del Trentino, Sicilia, Campania, Toscana, Puglia, Sardegna e Molise, ieri all’Auditorium di san Francesco al Prato.

"L’olio, prodotto simbolo della tradizione italiana, – ha detto il sottosegretario Emanuele Prisco, intervenuto alla cerimonia con Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio, l’ente che organizza e coordina l’evento ormai da 32 anni – costituisce una risorsa culturale importante, ma anche una grande fonte di ricchezza economica. Compito delle istituzioni è dunque quello di stare vicino agli imprenditori che operano nel settore e di sostenerli con forza, come attesta ad esempio la quota di risorse del PNRR destinata alla modernizzazione dei frantoi e al sostegno del comparto oleario". In sintonia con le parole espresse dal sottosegretario Prisco, il videomessaggio inviato da Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura. "L’Ercole – osserva – è una prestigiosa vetrina dedicata all’eccellenza del settore oleario. E’ necessario, da parte delle istituzioni, non soltanto sostenere gli sforzi degli imprenditori volti al miglioramento della produzione, attraverso la meccanizzazione e la modernizzazione dei frantoi, ma anche appoggiare tutte quelle iniziative di formazione e promozione che appaiono indispensabili per educare il consumatore, sia italiano che straniero, a riconoscere un olio di qualità".

Per Mencaroni, l’Ercole Olivario andrebbe inteso come "un patto stretto in precedenza con il mondo olivicolo al fine di valorizzare un prodotto straordinario, frutto di un ambiente votato da millenni alla coltivazione dell’ulivo. Tutto il settore continua ad evolvere e a rinnovarsi grazie al lavoro, all’impegno e alla passione dei produttori, sempre abili a intercettare una virtuosa e indispensabile “linea verde“. Già a partire da quest’anno i diversi territori dello Stivale in cui si produce olio saranno ancora più coinvolti grazie alla creazione di una rete di premi regionali che fungeranno da “selezione” per le fasi finali del concorso".

Silvia Angelici