ERIKA PONTINI
Cronaca

Concorsopoli, avvocati contro la ’riunione’

Il Secondo Collegio trasmette gli atti al Primo che sta giudicando da un anno e mezzo il solo ex sottosegretario Bocci. La richiesta dei pm

di Erika Pontini

Concorsopoli viaggia spedito verso un unico processo: riunendo quello in corso da un anno contro Gianpiero Bocci per le rivelazioni di segreto d’ufficio e quello ‘madre’ a trentadue imputati, compresi lo stesso ex sottosegretario, l’ex presidente della Regione Catiuscia Marini e l’allora assessore alla Salute, Luca Barberini, imputati per associazione per delinquere insieme a dirigenti amministrativi del Santa Maria, medici e candidati raccomandati. Il Secondo collegio del tribunale - presidente Marco Verola - ha infatti accolto la richiesta della procura (pm Mario Formisano e Paolo Abbritti) e stabilito che sussistono i presupposti per trasmettere gli atti al Primo collegio (davanti a cui si sta celebrando la costola-Bocci), che ora dovrà decidere nel merito se riunire i due tronconi.

Ma la ‘prima’ del processo più atteso dell’anno, in cui peraltro sono stati esclusi i giornalisti nonostante si trattasse di un dibattimento pubblico peraltro nell’auditorium del Capitini scelto proprio per evitare assembramenti, si è risolto in una giornata amara. I difensori presenti - non tutte le notifiche infatti erano andate a buon fine - si sono opposti compatti alla richiesta di riunione sollevando una raffica di eccezioni, a cominciare dalla rilevata violazione del giudice naturale.

"Siamo molto amareggiati per la decisione assunta – tuona l’avvocato David Brunelli, difensore di Bocci –. Così facendo non solo viene violato il principio di precostituzione del giudice ma soprattutto viene privato Gianpiero Bocci del diritto di avere una sentenza in tempi ragionevoli. Ciò dopo che la procura aveva chiesto per lui il giudizio immediato e il gip lo aveva disposto sul presupposto che secondo la prova fosse evidente. Quel giudizio immediato che era in piedi già da un anno e mezzo ripartirà da zero a maggio ma non riguarderà più un solo imputato, bensì 32. Si può immaginare facilmente quanto sarà destinato a durare".

"Mi limito a prendere atto del provvedimento adottato dal tribunale riservando però ogni rilievo critico sull’istanza di riunione che, contrariamente allo spirito della norma non sembra riflettere esigenze di economia e speditezza processuale", spiega l’avvocato Nicola Di Mario, difensore di Andrea Casciari. "Forte rammatico" anche da parte dell’avvocato Francesco Crisi, difensore di Valorosi e Lenti. "Il principio di precostituzione del giudice deve essere rispettato".

Si torna in aula il 24 maggio quando si svolgerà il contraddittorio tra accusa che sostiene la scelta per economia processuale, evitando doppioni e la difesa che non vuole mollare la posizione. L’udienza-Bocci per le tre rivelazioni che nell’aprile del 2019 supportarono gli arresti domiciliari è in piedi da un anno e mezzo e sono terminate le trascrizioni delle intercettazioni. L’immediato era stato chiesto anche per Maurizio Valorosi e Emilio Duca che invece hanno rispettivamente patteggiato a due anni e scelto l’abbreviato (tre anni di condanna).

Se riunione sarà si aprirà un mazi-processo a trentadue imputati per 39 capi d’accusa. Otto per associazione: oltre a Marini, Bocci, Barberini, Duca e Valorosi anche Antonio Tamagnini, Maria Cristina Conte e Rosa Maria Franconi. Gli altri imputati per singoli episodi di rivelazione di segreti d’ufficio e falso nell’ambito dell’indagine sui presunti concorsi truccati per le selezioni pubbliche sono: Eleonora Capini, Moreno Conti, Pasquale Coreno, Marco Cotone, Giuseppina Fontana, Fabio Gori, Paolo Leonardi, Patrizia Mecocci, Walter Orlandi, Vito Aldo Peduto, Mario Pierotti, Domenico Riocci, Alessandro Sdoga, Simonetta Tesoro, Milena Tomassini, Brando Fanelli, Elisabetta Ceccarelli, Tiziana Ceccucci, Mauro Faleburle, Massimo Lenti, Antonio Tullio, Andrea Casciari e Alvaro Mirabassi, difesi dagli avvocati Bochicchio, Brusco, Libori, Passeri, Mezzasoma, Maglio, Pesci, Taddei, Cozza, Falcinelli e Sirchi.