
Contesa per la tassa-rifiuti Braccio di ferro infinito tra Comune e Alberghiero
È ancora braccio di ferro tra il Comune di Spoleto e l’istituto alberghiero Giancarlo De Carolis per la tassa di raccolta e smaltimento rifiuti. A ricorrere alla Corte di Giustizia Tributaria di Perugia è l’istituto scolastico ed i motivi del contendere riguardano l’imposta Tari (anno 2022) in relazione ai locali occupati dal convitto, imposta che l’Istituto scolastico ritiene non dovuta in quanto gli immobili debbono essere ritenuti esenti ai sensi del Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado. Ebbene la Corte in I grado si è già espressa ad aprile in merito alla questione, rigettando il ricorso presentato dall’alberghiero, che chiedeva l’annullamento della cartella che ammonta a svariate migliaia di euro, ma la scuola rappresentata e difesa dall’Avvocatura dello Stato di Perugia ha presentato appello alla Commissione tributaria di II grado con la speranza di ribaltare la sentenza. L’istituto alberghiero è il fiore all’occhiello dell’offerta formativa della città di Spoleto ed ospita in Convitto per dice mesi l’anno allievi provenienti da tutta Italia. La scuola pubblica deve pagare la tassa per la raccolta e lo smaltimento rifiuti? Non è la prima volta che l’istituto Alberghiero di Spoleto è costretto ad appellarsi alla Coste di giustizia tributaria di Perugia sempre per questioni legate alla Tari. Era già successo qualche mese fa quando il Comune ha emesso nei confronti dell’istituto scolastico l’accertamento esecutivo Tari relativo agli anni d’imposta 2019 e 2020 per un importo, al netto di sanzioni ed interessi, pari a 49.073,40 Euro per un totale di complessive 63.534,00 euro (oltre 14mila euro tra sanzioni ed interessi). La scuola rappresentata ha presentato subito ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale per l’annullamento dell’avviso, inoltrando la richiesta ufficialmente anche al comune. L’ente non ha accolto la richiesta di annullamento della scuola inviando il provvedimento di diniego. Nell’anno scolastico 2020 tra l’altro gran parte dell’attività didattica si è svolta a distanza a causa della pandemia. Come per gli anni 2019 e 2020 anche per il 2022 il comune ritiene che le pretese avanzate dall’Istituto professionale risultano pretestuose ed infondate in fatto e in diritto ed ha quindi conferito l’incarico per difendersi in appello all’avvocato Monica Picena dell’Ufficio legale comunale.