Continua a tormentarla. Diciannovenne in carcere

Un giovane a Perugia viola divieto di avvicinamento e finisce in carcere per atti persecutori contro una ragazza, nonostante il controllo del braccialetto elettronico.

Continua a tormentarla. Diciannovenne in carcere

Un giovane a Perugia viola divieto di avvicinamento e finisce in carcere per atti persecutori contro una ragazza, nonostante il controllo del braccialetto elettronico.

Non sarebbe stato sufficiente il divieto di avvicinamento emesso dal giudice per le indagini preliminari di Perugia. Né tantomeno l’alert del braccialetto elettronico tramite il quale era tenuto sotto controllo. Per questo, su richiesta della Procura della Repubblica, il giudice ha disposto la misura cautelare in carcere nei confronti di un giovanissimo, indagato per i ripetuti atti persecuotori ai danni dI una ragazza e, di conseguenza, per aver violato la disposizione che gli impediva di avvicinarsi e di contattare in alcun modo la ragazza. Il 19enne, nonostante la misura cautelare, secondo quanto accertato dalla polizia, nei giorni scorsi avrebbe continuato a contattare la giovane, anche tramite un’amica in comune e, in più di una occasione, avrebbe violato l’obbligo di mantenere una distanza di almeno 500 metri, facendo scattare l’alert del braccialetto elettronico. Per questo motivo, ritenuta evidente l’inadeguatezza della misura e il pericolo di reiterazione della condotta, su proposta dell’ufficio diretto da Raffaele Cantone, il gip del Tribunale di Perugia ha disposto l’aggravamento della misura cautelare in corso sostituendola, come detto, con quella della custodia cautelare in carcere. Una volta emesso il provvedimento, il personale della squadra mobile ha notificato l’ordinanza restrittiva al giovane e lo ha accompagnato nel carcere di Capanne.