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Coronavirus Umbria, crescono i casi a Giove. "Molti non hanno rispettato le disposizioni"

Il sindaco attacca: "Chi ha sbagliato ha sulla coscienza la situazione che grava su tutti i cittadini"

Emergenza coronavirus

Emergenza coronavirus

Giove (Terni), 11 aprile 2020 - Salgono a 31, rispetto ai 29 di ieri, i casi di positività al Covid-19 a Giove, comune interamente zona rossa: lo comunica il sindaco, Alvaro Parca, con un video rivolto alla cittadinanza e pubblicato nel pomeriggio su Facebook. «Siamo arrivati a questa condizione - denuncia il sindaco - perché molti non hanno rispettato le disposizioni di sicurezza che erano state impartite, molti hanno partecipato a cene, incontri di amici, feste che non erano consentite, facilitando così la trasmissione del virus. Queste persone, che sanno che hanno fatto cose sbagliate, dovrebbero capire che sono loro che hanno sulla coscienza la situazione in cui si trovano oggi tutti i cittadini».

Parca invita dunque tutti «a rispettare rigorosamente le disposizioni e a non muoversi da casa se non per necessità estreme». «Restare a casa - continua il sindaco - non significa andare a trovare il figlio o la mamma, dobbiamo abituarci a pensare che la Pasqua quest'anno sarà diversa, non ci consentirà di fare riunioni di famiglia o bevute con gli amici. Altrimenti l'ordinanza può essere prorogata di 14 giorni e poi ancora di 14 giorni, fino a che non si vedrà un calo dei casi positivi. Il mio è un appello allo spirito civico dei cittadini, perché sappiano che se violano queste regole stanno vanificando i sacrifici che stiamo facendo tutti. Chi è a conoscenza di questi casi lo denunci per il bene dei cittadini, non significa fare la spia». Il sindaco sottolinea infine che sono stati predisposti i blocchi stradali in due punti di accesso al comune, presidiati dalle forze dell'ordine. Altri ingressi, da strade interne, sono stati sbarrati. «Non provate a forzarli - conclude Parca - perché andate incontro a multe salate e denunce penali».