Perugia, 7 febbraio 2020 - "La natura della malattia, legata al contagio e al virus, nemico invisibile e potenzialmente pericoloso, rende il tema particolarmente minaccioso per le persone al di là della portata oggettiva. Gli aspetti psicologici non possono essere trascurati". A sottolinerlo è David Lazzari, presidente dell’Ordine degli psicologi dell’Umbria e componente dell’esecutivo nazionale.
"Come tutti i fenomeni umani – spiega –, anche il coronavirus ha aspetti psicologici". Nel descrivere il fenomeno, Lazzari sottolinea che "la natura della malattia, legata al contagio e al virus, nemico invisibile e potenzialmente pericoloso, rende il tema minaccioso al di là della portata oggettiva".
Un aspetto che alimenta lo stress nei cittadini. "Sentiamo di vivere una situazione poco controllabile dal punto di vista soggettivo – continua Lazzari – e questo aumenta lo stress". "Soprattutto in un contesto culturale che ha valorizzato l’idea onnipotente che la tecnologia e noi stessi possiamo controllare tutto".
Per gli psicologi, un ruolo importante è quello dei media. "L’ansia – aggiunge – è amplificata dai mezzi di comunicazione. L’informazione tende a divenire suggestione. I media spesso approfondiscono e cercano di dare messaggi oggettivi, ma gran parte delle persone si limita a recepire il contenuto più semplice, del pericolo che avanza".
L’analisi del fenomeno tocca anche "un ulteriore aspetto, specifico credo di questa epidemia". Quello della "forte connotazione etnica" con "il rischio di confondere il focolaio, la Cina, con la natura della malattia, come se i cinesi globalmente fossero portatori del problema".
In un contesto globale di gestione del problema, secondo Lazzari "gli psicologi che studiano come le persone processano i messaggi e le regole intrinseche alla comunicazione, possono aiutare a dare giusti messaggi, per aiutare le persone a confrontarsi nel modo più oggettivo possibile con il problema. Un aspetto importante della prevenzione – conclude Lazzari – che vorrei che politici e istituzioni considerassero molto di più".
Quanto all’Umbria, la situazione resta sotto controllo. Nelle prossime ore dovrebbe essere attivato il numero verde regionale a cui chiunque avesse informazioni da richiedere o segnalare casi sospetti si può rivolgere. Da oggi inoltre dovrebbero iniziare i controlli sui passeggeri in arrivo all’aeroporto dell’Umbria di Sant’Egidio.