REDAZIONE UMBRIA

Coronavirus Umbria, nuovi casi. Scuole chiuse. Ristretto l'accesso negli ospedali

La situazione: i nostri aggiornamenti ora per ora

Il container di pre-triage dell'ospedale di Perugia (Crocchioni)

Il container di pre-triage dell'ospedale di Perugia (Crocchioni)

Perugia, 4 marzo 2020 - Ecco tutti gli aggiornamenti sul coronavirus in Umbria. Segui con noi la diretta sotto e intanto clicca sui link. I COMUNI INTERESSATI DAL CONTAGIO - ASSUNZIONI STRAORDINARIE DI MEDICI E INFERMIERI - TOSCANA, AGGIORNAMENTI LIVE

Nuovo caso: il numero dei contagiati sale a 9

Oggi è stato riscontrato un nuovo caso di infezione da coronavirus in Umbria. Lo fa sapere la Direzione regionale alla Sanità dell'Umbria sottolineando che sale così a nove il numero dei contagiati. "Il soggetto risultato positivo rientra nella rete di contatti di uno dei casi accertati e resi noti ieri, quindi da giorni individuato dai servizi sanitari e tenuto in isolamento fiduciario", si precisa dalla Direzione regionale alla Sanità aggiungendo che "un altro paziente positivo in isolamento presso la propria abitazione, è stato ricoverato all'Ospedale di Terni per eseguire dei controlli. La sua condizione di salute non desta preoccupazione".

 

Scuole chiuse fino al 15 marzo

Le scuole italiane resteranno chiuse da domani fino al 15 marzo. Lo hanno reso noto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina

 

Jazz club Perugia, concerto cancellato

Ore 18 - Il concerto del 20 marzo del Jazz club Perugia al Sina Brufani Hotel «Tributo a Charlie Parker nel centenario della nascita Bird Re: Birth» è cancellato. Lo hanno comunicato gli organizzatori. Rimane al momento confermato l'ultimo concerto della stagione, il 30 aprile.

 

Arrivano oltre 5mila mascherine

Ore 15.04 - Sono 5.200 i dispositivi di protezione individuale che la Regione Umbria destinerà alle Aziende USL e alle Aziende Ospedaliere del territorio regionale: la comunicazione arriva dall'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto - informando che ''le mascherine verranno distribuite alle aziende sanitarie già nella giornata di oggi''. ''Il piano di distribuzione stabilito dalla Task Force regionale - spiega Coletto - prevede che vengano destinati 700 dispositivi a ciascuna azienda Usl e ospedaliera, per un totale di 2.800, mentre altri 1.000 ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai medici di continuità assistenziale''. ''Le restanti 1.400 unità - informa l'assessore - sono trattenute dal Centro operativo regionale di Protezione civile di Foligno. Di queste all'incirca 900 saranno distribuite successivamente alle Aziende Sanitarie, in base alle necessità, 500 sono destinate alla Protezione Civile stessa per essere utilizzate anche dal volontariato per le attività specifiche di protezione civile''.

"Virus, mazzata finale in zone terremoto"

Ore 13-50 - «Il coronavirus rischia di dare la mazzata finale all'economia del centro Italia già colpito dal terremoto del 2016. Adesso più che mai dal Governo attendiamo misure speciali per il cratere così da permettere alle nostre imprese non solo di rilanciarsi, ma di sopravvivere»: a dirlo, all'ANSA, è il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. «Il virus ha fatto capire al governo cosa significhi affrontare un'emergenza economica nazionale», ha aggiunto.

Scuole chiuse a Città della Pieve

Ore 13.30 - La chiusura delle scuole di ogni ordine e grado del territorio di Città della Pieve dal 4 al 7 marzo è stata disposta dal Comune dopo che è stato registrato un caso positivo al coronavirus «nel territorio», con il paziente attualmente presso l'ospedale di Perugia. Il provvedimento è stato adottato dal sindaco Fausto Risini «al fine di prevenire, ogni, seppur ipotetica, possibilità di diffusione del virus».

Nell'ordinanza si legge che il provvedimento è stato «trasmesso, al fine di assicurarne la immediata e puntuale esecuzione, alle Dirigenti scolastiche, inviato al Prefetto di Perugia, al Signor Presidente della Giunta Regionale della Regione Umbria, al Signor Direttore Generale della Usl Umbria1, alla Compagnia dei Carabinieri di Città della Pieve, alla Polizia Municipale di Città della Pieve e alla locale Protezione civile». Le forze dell'ordine sono state «incaricate di vigilare sulla puntuale esecuzione» dell'atto.

Otto i contagiati

Ore 13.15 - E’ stata la giornata più difficile quella di ieri per l’Umbria sul fronte Coronavirus: sei nuovi contagi, centinaia di persone in isolamento fiduciario, la sospensione delle lezioni in due facoltà universitarie e tensione che sale alle stelle. Le scuole – tranne che a Città della Pieve – al momento restano però aperte. Il numero dei contagiati sale dunque a otto: l’ufficialità è arrivata dalla Direzione regionale Sanità, anche se mancherebbe ancora il sigillo dell’Istituto superiore della sanità sui tamponi eseguiti al laboratorio di microbiologia universitario.

Università, chiusi due dipartimenti

Ore 13.02 - La «sospensione di tutte le attività didattiche, specialistiche, aggregative, tirocini ed altro presso i Dipartimenti di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e di Medicina veterinaria dell'Università degli studi di Perugia» è stata decisa dalla Regione Umbria dal 4 marzo (con un'ordinanza della presidente Donatella Tesei) nell'ambito delle misure di prevenzione per il coronavirus. La decisione è stata presa per consentire la bonifica e l'igienizzazione di aule, biblioteche, aule studio e di qualsiasi altro locale utilizzato da studenti, docenti e personale dopo che è stato riscontrato un caso di positività di «una persona» del Dipartimento di Scienze agrarie. La Regione ha sottolineato che «si tratta di un provvedimento precauzionale, che segue un approccio graduale e terrà conto delle decisioni nazionali e della situazione locale, costantemente monitorata».

Limitazioni negli accessi in ospedale

Ore 12.40 - Stretta sugli accessi agli ospedali di Terni e Perugia per prevenire l'epidemia di coronavirus. È stata disposta in seguito all'ordinanza della presidente della Regione, Donatella Tesei, in base alla quale le strutture di ricovero ospedaliero, nonché quelle residenziali e semiresidenziali, devono mettere in atto misure per limitare il numero dei visitatori che accedono all'assistenza dei ricoverati. All'ospedale di Perugia l'accesso alle strutture di degenza dovrà avvenire rispettando «scrupolosamente» gli orari e le modalità di visita già previsti per le singole strutture che, tra l'altro, prevedono la presenza contemporanea di un solo visitatore per degente, mentre già secondo il regolamento vigente l'accesso in ospedale ai visitatori non è consentito dalle 22 alle 5,30.

"I malati umbri contagiati tutti fuori regione"

Ore 12.30 - «In Umbria non ci sono focolai» di infezione legati al coronavirus: lo ha ribadito l'assessore regionale alla Sanità Luca Coletto intervistato dalla TgR Rai dell' Umbria. «Per tutti i contagiati abbiamo ripercorso a ritroso la loro storia ed è stata intercettata la fonte d'infezione (fuori dalla regione - ndr)» ha aggiunto. «Pazienti gravi non ci sono - ha detto ancora Coletto -, tre sono monitorati presso l'Azienda ospedaliera di Perugia ma stanno tutti quanti bene. Compresi quelli in quarantena fiduciaria, monitorati due volte al giorno e in contatto telefonico con il medico».

Malati in Trentino, virus contratto a Assisi

Ore 11.30 - È un religioso che si sarebbe contagiato in precedenza, in occasione di viaggi nelle regioni del nord Italia, il «paziente zero» relativamente ai quattro casi di contagio da coronavirus accertati in Trentino su persone che hanno partecipato nei giorni scorsi ad un pellegrinaggio ad Assisi. Lo precisa la Direzione sanità della Regione Umbria. Le strutture sanitarie della regione Umbria, ricevuta la segnalazione, hanno «immediatamente» provveduto ad individuare e contattare tutti i soggetti con i quali la comitiva è entrata in contatto nell'area di Assisi e in particolare con la struttura ricettiva che li ha ospitati, disponendo, come da protocollo, la quarantena fiduciaria.