REDAZIONE UMBRIA

Così Gubbio aspetta i Ceri. Si prepara la ’Discesa’ tra telecamere e sicurezza

Tra sette giorni l’arrivo a Palazzo dei Consoli dalla basilica di Sant’Ubaldo . Scattano le limitazioni in Piazza 40 Martiri a causa del cantiere in corso. .

A Gubbio è già tempo di Ceri con il ritorno in città dalla Basilica di Sant’Ubaldo

A Gubbio è già tempo di Ceri con il ritorno in città dalla Basilica di Sant’Ubaldo

L’attesa è quasi finita, maggio è ormai alle porte e Gubbio si prepara alla Festa dei Ceri. Gli appuntamenti che scandiscono il calendario in vista del 15 maggio, infatti, sono ormai quasi terminati: tra gli ultimi in ordine cronologico c’è stata la Festa di San Giorgio Martire, in occasione della quale si è svolta l’investitura del capodieci di San Giorgio, senza dimenticare l’evento "Vite Ceraiole" di ieri pomeriggio in cui sono stati ricordati Omero Migliarini, Aldo Ambogi (Didà) ed Ermete Bedini. Adesso la città è davvero pronta a riaccogliere i Ceri in città.

Tra una settimana, la prima domenica di maggio, i Ceri lasceranno la Basilica di Sant’Ubaldo sul Monte Ingino e verranno portati, seguendo il consueto percorso, fino al Palazzo dei Consoli, dove attenderanno la Festa del 15 maggio. Il programma è quello ormai consolidato da tempo: alle ore 8 verrà celebrata la Santa Messa nella Basilica, al termine della quale i ceraioli porteranno Ceri e barelle, a spalla, giù per gli "stradoni" del monte Ingino fino al centro storico cittadino.

L’appuntamento inaugura quello che può essere considerato il periodo più bello dell’anno per la maggior parte degli eugubini, ma ripropone anche una tematica affrontata molte volte negli anni, soprattutto quelli recenti: la sicurezza. Oltre alle norme generali, ma formulate anche pensando alla specificità della Festa, che ogni anno il Comune dirama provando a raggiungere soprattutto i turisti, nel 2024 la novità era stata quella della videosorveglianza impiantata nel centro storico, che copre l’intero percorso dei Ceri e permette così un controllo in tempo reale di quanto accade in città. Tutto questo si unisce al già presente Piano di Sicurezza, che in seguito ai fatti del 2017 di Piazza San Carlo a Torino è diventato sempre più rilevante per quanto riguarda le manifestazioni pubbliche.

Se negli anni passati la preoccupazione maggiore riguardava quasi esclusivamente Piazza Grande, quest’anno anche Piazza 40 Martiri sarà sicuramente soggetta a maggiori limitazioni a causa del cantiere in corso (i giardini grandi saranno inagibili, mentre la zona di fronte l’ex INAM avrà soluzioni provvisorie) e potrebbe essere addirittura necessario dotarsi di un apposito Piano di Sicurezza.

Federico Minelli