REDAZIONE UMBRIA

Così la Galleria esalta il Museo del Tesoro

Accordo triennale tra la realtà d’arte perugina e la Custodia Generale del Sacro Convento di San Francesco di Assisi

Sarà la Galleria Nazionale dell’Umbria a promuovere le meraviglie dell’arte sacra di Asssi. Merito di un accordo per la valorizzazione congiunta del Museo del Tesoro della Basilica Papale di San Francesco in Assisi, firmato tra il direttore della Galleria Marco Pierini e il Custode della Custodia Generale del Sacro Convento, padre Marco Moroni (foto sotto). Il documento, di durata triennale, sancisce la volontà del museo perugino di promuovere sistemi museali innovativi, favorire la creazione di servizi integrati e sviluppare una rete di rapporti per potenziare le conoscenze, la ricerca scientifica e l’attività divulgativa, anche con la condivisione di figure professionali. Di fatto la Custodia Generale affida al direttore della Galleria Pierini e alla curatrice della sezione d’arte medioevale Veruska Picchiarelli, la consulenza scientifica e la progettazione delle attività di cura, di promozione e comunicazione, di ricerca del Museo del Tesoro.

"Per noi – dice Pierini – è un onore e un privilegio dedicare cure e attenzioni alla collezione del Museo del Tesoro: per la sua straordinaria importanza, senza dubbio, ma anche per le connessioni e per gli stimoli che le sue opere possono portare a quelle della Galleria Nazionale dell’Umbria. che è attualmente chiusa per i lavori di riallestimento del percorso museale, ma continua a muoversi, sfruttando un apparente momento di stasi per potenziare, a livello scientifico e divulgativo, la propria offerta". E questa opportunità, "rappresenta un enorme passo in avanti per gli studi e per le ricerche in essere, ma anche un seme per quelle future".

Anche il Sacro Convento guarda all’intesa con grande soddisfazione. "Siamo molto lieti e grati di questa opportunità di stretta collaborazione – dice il Custode, padre Moroni. –. Al di là delle concrete possibilità di collaborazione e di sinergia tra questi due attori culturali del nostro territorio, ritengo che sia proprio alla cultura francescana – di cui è intrisa l’Umbria – condividere e mettere in comune le risorse di ciascuno per il bene comune. Nello specifico, le meraviglie custodite dal Museo del Tesoro, frutto della creatività e della fede dei nostri avi, grazie a questa preziosa intesa con la Galleria non potranno non essere una fonte di arricchimento culturale, storico e religioso ulteriore per la nostra generazione". Il Museo del Tesoro ospita un centinaio di opere, fra cui il Calice di Guccio di Mannaia, dono del primo papa francescano Niccolò IV, il messale miniato di san Luigi IX e l’arazzo fiammingo raffigurante l’albero francescano. Custodisce inoltre la Collezione Perkins, dono dello storico dell’arte Frederick Mason Perkins con una cinquantina di tavole (dei secoli XIV-XVI) e un’area dedicata alla musica.

S.C.