Scontro sul progetto per trasferire l’importante patrimonio dei costumi del Corte storico dall’attuale sede della ex caserma Piave al Palazzo dei Sette, dove verranno valorizzati tramite un allestimento museale. Una variazione al piano regolare che consentirà di utilizzare il Palazzo anche come deposito scatena però la reazione delle opposizioni, secondo cui non esisterebbe alcun progetto per la musealizzazione dei costumi del Corteo che ora, secondo il centrosinistra e FdI che si opposta al provvedimento, rischierebbero di finire da un magazzino all’altro, solo per consentire all’amministrazione comunale di poter dimostrare in campagna elettorale che il progetto del museo è stato in realtà avviato. Un dubbio che viene espresso senza giri di parole dal consigliere comunale Franco Raimondo Barbabella: "Si tratta di un’operazione funzionale al trasferimento lì dei costumi del corteo storico, che non è progettata, come con ricorrente retorica si dice, per una musealizzazione e fruizione pubblica, che richiederebbe ben altro tipo di impostazione ovvero un progetto espositivo di utilizzo funzionale, un piano finanziario e di gestione, ma semplicemente per una sede un pò; più dignitosa di quella attuale. Dunque non si risolve il problema, si pregiudica un palazzo storico e si mette anche con questo un tappo al futuro". Opposta la posizione del vice sindaco Mario Mazzi:"Il Palazzo dei Sette è stato riportato in una nuova destinazione d’uso prevedendo il deposito. Questo in virtù del confronto con l’associazione Lea Pacini e dell’obiettivo condiviso di avere una sede in cui i costumi, nel rispetto delle regole, possano essere valorizzati ed esposti al pubblico ma logicamente anche immagazzinati". Cla.Lat.
CronacaCostumi storici, lite sul “deposito“. Opposizioni contro la Giunta