REDAZIONE UMBRIA

Covid Umbria 7 novembre: 688 nuovi casi, salgono ricoveri e terapie intensive

Il punto della situazione nel consueto bollettino della Regione

Un ristoratore toglie i tavoli: alle 18 chiudono i locali (Crocchioni)

Un ristoratore toglie i tavoli: alle 18 chiudono i locali (Crocchioni)

Perugia, 7 novembre 2020 - Non sono buoni i dati che arrivano dalla Regione Umbria su nuovi positivi, ricoveri e terapie intensive nella giornata di sabato 7 novembre. Sono 688 i nuovi casi, sicuramente meno di venerdì 6 (quando erano stati 767), ma aumentano i ricoveri (24 in più) e le terapie intensive che salgono di cinque. Quasi cinquemila i tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, un numero considerevole. Si segnalano anche quattro decessi mentre sono 199 i guariti nell'ultimo giorno. 

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La mappa del contagio

Sono 2292 gli attualmente positivi a Perugia. Il capoluogo registra il numero più alto. Mentre Terni ha attualmente 1314 positivi. Ecco i numeri degli altri comuni. Assisi 473, Foligno 398, Gubbio 315, Spoleto 392, Narni 204. 

Ricoveri e terapie intensive

Sono attualmente 403 le persone ricoverate nelle strutture sanitarie umbre. In particolare ci sono 128 persone ricoverate a Perugia e 117 a Terni. A Città di Castello i ricoveri sono 36, mentre a Foligno 34. All'ospedale di Pantalla i ricoverati sono 37. 

In Toscana 2787 nuovi casi

Sono 2787 i nuvoi casi di coronavirus registrati in Toscana nelle ultime 24 ore. Anche qui aumentano i ricoveri. 

"Ospedali di Narni e Amelia non chiuderanno"

«Non è assolutamente vero che la Regione Umbria abbia intenzione di chiudere gli Ospedali di Amelia e di Narni». Lo sottolinea - in una sua nota - Daniele Nicchi, consigliere regionale della Lega e riferimento dei comprensori Amerino- Narnese. Respingendo così «le dichiarazioni fatte dal sindaco di Narni circa un'eventuale chiusura degli ospedali notificata tramite email». «Lo spostamento del personale da Amelia e Narni a Spoleto - spiega Nicchi - serve per andare a coprire mancanza di personale a seguito dell'ampliamento di posti nella struttura spoletina, che è diventata struttura Covid dedicata, al servizio delle emergenze provenienti da tutta la Regione».