ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Coworking, le ragioni del sindaco: "Ma quali “sfratti“ e “sgomberi“?"

Zuccarini: "La riconsegna dei locali sarebbe dovuta avvenire il 4 marzo scorso. Ora è scattata la diffida"

Stefano Zuccarini

Stefano Zuccarini

Se la polemica sullo Zut è stata pesante, i fuochi dello scontro non si spengono neanche sul Coworking e il sindaco Stefano Zuccarini, messo sulla graticola, contrattacca "per spazzare via i polveroni di falsità alzati ad arte da certa sinistra". Zuccarini respinge al mittente le critiche su "improbabili sfratti improvvisi e fantomatici sgomberi immediati". "La verità è che le chiavi dei locali dovevano essere riconsegnate al Comune lo scorso 4 marzo come stabilito ben cinque anni prima, dal contratto sottoscritto il 4 marzo 2019 con la precedente amministrazione Mismetti - sottolinea il sindaco – . Quindi nessun ‘fulmine a ciel sereno’ ma un impegno preso nero su bianco dagli stessi gestori. Il 4 marzo dello scorso anno, come risulta dagli atti, i competenti uffici hanno effettuato un sopralluogo per riprendere in consegna gli spazi, ma con verbale sottoscritto dallo stesso gestore del Cowoking, veniva riconosciuta ed accettata la proroga di un mese per la consegna delle chiavi. Alla prorogata scadenza del 4 aprile scorso, però, il gestore non si è presentato e preso atto che i gestori avrebbero dovuto restituire i locali liberi da ogni assoggettamento ed entro un tempo congruo che potesse consentire a tutti gli utenti di organizzare il trasloco delle proprie attività, è stata concessa una ulteriore proroga, questa volta sino al 31 dicembre. E siamo già ad un totale di ulteriori dieci mesi di tempo, rispetto la scadenza del 4 marzo. Scaduti i prorogati termini, e dopo le festività, il 10 gennaio è quindi scattata la diffida, che concede altri 30 giorni, arrivando di fatto al 10 febbraio". In caso di inadempienza da parte del gestore, verrà quindi emessa l’ordinanza di sgombero, anche questa prevede ulteriori 30 giorni, e saremmo al 10 marzo. "La vicenda quindi finerebbe per trascinarsi ben oltre un anno dalla scandenza naturale, tra richieste, solleciti e ripetute proroghe: pertanto la sinistra che parla di sgomberi improvvisi e ultimatum imprevisti o non sa, o finge di non sapere. A completare il quadro, risulta attualmente una posizione debitoria nei confronti del Comune di oltre 3.800 euro da parte della società che ha in gestione i locali", aggiunge il sindaco.

Alessandro Orfei