ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Crisi demografica e crescita incerta. Traballa l’economia del territorio

Presentato il report della Camera di Commercio. Previsti novemila abitanti in meno nei prossimi vent’anni

Studio sull’andamento economico. promosso dalla Camera di Commercio

Studio sull’andamento economico. promosso dalla Camera di Commercio

La crisi demografica decisamente allarmante e alcune difficoltà strutturali dell’economia locale. Sono questi gli aspetti principaei emersi sullo studio della realtà folignate durante la tappa che la Camera di Commercio dell’Umbria ha tenuto ieri a Foligno nell’ambito del progetto ‘La Camera incontra i territori’. Un momento di incontro e di confronto tra giunta camerale e istituzioni, associazioni imprenditoriali e categorie professionali di territori di Bevagna, Foligno, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Spello, Trevi e Valtopina. Presente all’incontro, ovviamente, anche il padrone di casa, il sindaco Stefano Zuccarini che ha espresso soddisfazione per l’iniziativa che fotografa l’area di riferimento. Nello specifico è entrato il segretario generale dell’ente camerale, Federico Sisti. Stando ai dati, dal 1971 al 2024 la popolazione del folignate è cresciuta del 6,2 per cento mentre in Umbria ha registrato un aumento del 10 per cento e in Italia dell’8,9. Ancora più preoccupante è la previsione al 2042: il Folignate perderà quasi 9.000 abitanti, con un calo del 9,3%. Il saldo naturale è negativo (-3.417 abitanti), con un indice di vecchiaia che passerà dagli attuali 224 anziani ogni 100 bambini a 386 nel 2042. La questione non è solo numerica, ma anche qualitativa: la percentuale di popolazione con istruzione terziaria è ferma al 15,6%, inferiore alla media umbra (16,9%). Questa diminuzione della popolazione ha portato alla chiusura di alcuni servizi essenziali nei piccoli centri e il reddito medio per contribuente è inferiore alla media nazionale, influenzando così il potere d’acquisto locale. I coefficienti predisposti alla misurazione prevedono anche un divario crescente tra la popolazione.

Entrando proprio nelle dinamiche più prettamente economiche, i numeri parlano di difficoltà strutturali con crescita inferiore rispetto al Paese. Il valore aggiunto per impresa nel 2023 era di 592.764 euro, ben al di sotto della media umbra (723.907 euro) e italiana (753.527 euro). La produttività del lavoro è migliorata dal 2019 al 2023, ma resta inferiore ai livelli regionali e nazionali. Il valore della produzione per impresa è cresciuto, ma rimane nettamente inferiore alla media umbra e nazionale, evidenziando un tessuto economico meno dinamico.