Curare il disagio giovanile: "Lo psicologo dei ragazzi"

La Regione dà il via al percorso per realizzare un servizio pubblico dedicato esclusivamente agli adolescenti: una nuova figura che nelle Asl manca.

Curare il disagio giovanile: "Lo psicologo dei ragazzi"

Curare il disagio giovanile: "Lo psicologo dei ragazzi"

PERUGIA

Non è ancora chiaro come si attiverà questo nuovo servizio, ma la Giunta regionale ha deciso di dare avvio a un percorso di sostegno psicologico che riguarda questa volta gli adolescenti, Il percorso preventivo, diagnostico, terapeutico, assistenziale e i relativi progetti sono stati, approvati ieri dalla Giunta regionale. L’obiettivo è di costruire una"filiera" di aree di intervento interconnesse che vanno dalla prevenzione universale e selettiva, alla prevenzione indicata e all’intercettazione precoce dei casi problematici fino alla diagnosi e presa in carico (leggera, per i casi di disagio adolescenziale; completa, per i casi in cui si rilevi l’insorgenza di vere e proprie patologie), individuando modalità di approccio adeguate alla fascia di età.

In che modo si concretizzerà tutto questo? La Giunta spiega che accadrà "anche attraverso il potenziamento dei Consultori GiovaniSpazio giovani, delle Case della Comunità e il coinvolgimento delle reti comunitarie territoriali attive, Usl, Zone Sociali, Comuni, Università, Scuole, Associazioni, Terzo settore". Lo strumento organizzativo e programmatorio individuato dalla Direzione Salute della Regione Umbria vuole quindi ridefinire l’offerta sociosanitaria verso questo gruppo specifico di popolazione (gli adolescenti appunto) attraverso un ’Percorso preventivo diagnostico terapeutico’, che si sviluppa in una progettualità alla luce delle indicazioni del ministero che ha assegnato risorse anche per il personale dedicato.

In sostanza si sta costruendo un progetto di assitenza psicologica agli adolescenti che speriamo si concretizzi alla svelta. "In collaborazione con un gruppo di professionisti che lavorano nelle Aziende Usl regionali – spiega allora l’assessore regionale, Luca Coletto – è stato studiato un percorso esclusivo per la fascia adolescenziale e giovanile, visto che ormai da tempo si registra una generale difficoltà a dare una risposta efficace con i soli servizi sanitari specialistici. I servizi territoriali tradizionali infatti, sono modellati sostanzialmente sul target degli adulti e risultano poco attrattivi per i ragazzi e per le famiglie. Il disagio giovanile è in forte crescita e le istituzioni hanno il dovere di dare risposte immediate ai bisogni dei ragazzi – ha concluso -. Diventa quindi prioritario promuovere sul territorio spazi di consultazione, attivati con il contributo di professionisti, per l’intercettazione precoce del disagio dei giovani adulti e degli adolescenti".