SILVIA ANGELICI
Cronaca

"Da aiutare 60mila disabili". L’appello della Fondazione Olivi ’Troppi ostacoli ogni giorno"

Il presidente Raffele Goretti scrive alla governatrice: "Stop a ogni forma di abbandono. Adesso è necessario un nuovo piano regionale con percorsi terapeutici e assistenziali".

Raffaele Goretti

Raffaele Goretti

Dall’Umbria sono arrivati importanti segnali di attenzione verso le disabilità. A partire dalla costituzione dell’Osservatorio regionale, fino alla stipula della Convenzione Onu che sancisce il passaggio ad un nuovo approccio culturale alla disabilità con la formulazione di azioni politiche inclusive, riconoscendo e valorizzando le diversità e promuovendo la tutela di tutti i diritti umani. E poi c’è stato il G7, culminato con la Carta di Solfagnano, documento dalla portata rivoluzionaria. Ma ci sono ancora molti ostacoli da superare per gli oltre 60mila umbri che ogni giorno fanno i conti con questi problemi. A farlo notare Raffaele Goretti, presidente della Fondazione Serena Olivi e componente dell’Osservatorio nazionale, che in una lettera-appello alla governatrice Stefania Proietti, suggerisce la strada da imboccare. "In una logica di futuro sviluppo basato sui diritti sanciti dalla Convenzione - scrive Goretti- è fondamentale superare logiche discriminatorie che non aiutano l’intera organizzazione sociale a superare le differenze, ma anzi le acuiscono generando conflitti ed esclusione".

Tra le richieste: "l’introduzione nel nuovo Piano regionale dei cosiddetti percorsi diagnostici terapeutici sia assistenziali che sociali con la garanzia di una presa in carico totale; che sia garantito il diritto di autodeterminarsi e di scegliere il proprio percorso di vita al pari di qualunque altro cittadino; siano rese evidenti e affrontate le cause per cui, ancor oggi, i disabili vivono una non tollerabile condizione di discriminazione e di mancanza di eguali opportunità. Necessario progettare e organizzare i servizi e gli interventi nel pieno rispetto delle volontà e delle aspirazioni della persone cui sono destinati".

Silvia Angelici