PERUGIA – All’Umbriafiere c’è il pienone. Una sala con il maxi schermo aggiuntiva, schermi all’esterno per permettere ai sostenitori di Donatella Tesei di assistere alla delineazione dell’Umbria del prossimo futuro che la presidente uscente snocciola dal palco. Ad accoglierla, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che traccia l’elogio della normalità. "Non è un’eroina, è un’amministratrice che lavora sodo, a testa bassa. Che non promette quello che non può realizzare. Lei, e su questo mi trova concorde, non è disposta a prendere in giro i cittadini". Ad ascoltare la candidata del centrodestra, ci sono i colleghi di giunta, gli amministratori umbri del suo schieramento, e i candidati. Non mancano l’europarlamentare Marco Squarta e il sottosegretario agli Interni, Emanuele Prisco. C’è Stefano Bandecchi, che porta ben sette pullman di sostenitori, arriva quando l’evento è già iniziato e riceve un’accoglienza trionfale tra cori e bandiere. Che si ripetono quando sale sul palco per ribadire l’appoggio convinto, "Siamo gli ultimi arrivati, ma ci siamo", e la convinzione che con Tesei il metodo di lavoro di Terni potrà dare il suo contributo al governo della regione. Nell’iniziativa di presentazione della campagna elettorale, dove la metafora del viaggio con riferimento all’aeroporto, il cui rilancio è stato più volte preso come esempio dagli interlocutori, risuonano le note di Lucio Battisti, "Sì, viaggiare" ovviamente. Prima di partire ufficialmente, Donatella Tesei ricorda Francesco Calabrese, politico ed ex assessore comunale di Perugia, scomparso prematuramente. Suo figlio Lorenzo "è qui per darci una mano, sono sicura che ci sarebbe stato anche Francesco", poi chiama i figli e il suo staff sul palco per ringraziarli. Ora è tempo di salutare davvero, il viaggio è iniziato.
Luca Fiorucci