
Disegno realizzato dalle studentesse Harmony Owen Igbinoba e Laura Mihaela Popan
Lunedì 3 Febbraio 2025, presso la biblioteca comunale di piazza San Giovanni “BiblioNet”, abbiamo incontrato la dottoressa Ilenia Tempesta, che ci ha guidato nella lettura di brani tratti da famosi romanzi della letteratura di fantascienza. Abbiamo conosciuto alcuni degli scrittori che, attraverso le loro storie, hanno affrontato il tema del progresso tecnologico, a partire da aspetti già presenti in embrione, per costruire proiezioni future attraverso la fantasia.
Il robot umanoide, in grado di svolgere compiti autonomamente al posto degli esseri umani, appare per la prima volta nel racconto “Strange Playfellow” di Asimov: un robot di nome Robbie si prende cura di una bambina durante l’assenza dei genitori, un caregiver informatico ante litteram. Il tema è quello della macchina amica dell’uomo perché dotata di una propria etica, le cui regole sono codificate nelle “tre leggi della robotica” della raccolta “Io robot” dello stesso autore.
La concezione di Asimov riflette una visione ottimistica del futuro, ma pone anche alcuni interrogativi: cosa succederebbe se androidi umanoidi provassero sentimenti? La macchina, costruita per essere al servizio dell’uomo, potrebbe sfuggire al suo controllo e costituire una minaccia? A distanza di un secolo, le idee di questi autori hanno preso forma: ciò che prima era su carta oggi si mostra in circuiti e metalli.
Con gli ultimi sviluppi dell’informatica e dell’Intelligenza Artificiale, teorizzate negli anni ’30 del ‘900 da Alan Madison Turing, il sogno della macchina pensante ha ripreso vigore. L’IA è la capacità della macchina di imitare il comportamento dell’uomo e funziona grazie ad algoritmi matematici che emulano l’intelligenza umana, permettendo al sistema di eseguire ragionamenti e problem solving.
Oggi l’utilizzo di questi sistemi pone importanti temi etici per la complessità delle implicazioni in tutti gli ambiti delle attività umane e richiede adeguate riflessioni. Speranze e timori sulle conseguenze degli sviluppi (positivi e negativi) della tecnologia applicata all’Intelligenza Artificiale animano un acceso dibattito. Tante sono le nuove opportunità di impiego che migliorano la qualità della vita, ma occorre anche usare delle precauzioni per evitare potenziali rischi. l’IA è uno strumento neutro in sé, dipende dall’uomo farne un uso consapevole e responsabile. Bisogna cercare di capire di cosa si tratta e come utilizzarla: la scuola nei prossimi anni sarà impegnata su questo fronte nell’educazione delle nuove generazioni.