Dall’Eritrea a Gualdo. La storia di “Kidané“

Il libro di Isabella Acciari sulla vita del nonno

Dall’Eritrea a Gualdo. La storia di “Kidané“

Dall’Eritrea a Gualdo. La storia di “Kidané“

GUALDO TADINO “Kidanè“ è il singolare libro scritto dalla giovane Isabella Acciari, una delle ’anime’ dei Giochi de le Porte: verrà presentato venerdì 5 luglio, alle 19, nella sala della Mediateca. Ha come protagonisti l’amore, la stima e il rispetto dell’autrice verso il nonno materno di cui racconta la vicenda personale nel contesto della famiglia e della società gualdese del secolo scorso. Kidanè, nato nel 1906 in Eritrea, era arrivato nel vecchio continente a seguito della politica coloniale italiana "in un andirivieni tra terra amica e terra natia, tra sogni insperati e radici spezzate, mio nonno divenne adulto e cosciente di essere cittadino del mondo". Al servizio presso un conte, nel 1944 conobbe e sposò Santa Bassetti, una giovane gualdese doc. La coppia visse a Gualdo Tadino, "nacque mia madre ed ebbi la fortuna di averlo come nonno, di conoscere il suo orgoglio eritreo e la sua fierezza italiana. Nel piccolo borgo dove vivevamo, solo io avevo un nonno nero". Il libro, editore Bertoni, dopo i saluti del sindaco Massimiliano Presciutti sarà illustrato da Anna Maria Romano, presidente dell’associazione culturale Clizia.

Alberto Cecconi