Spoleto, 21 gennaio 2023 - Un colpo di fucile che squarcia la campagna in una zona impervia nella zona di Spoleto. E un uomo di 45 anni che muore, raggiunto da quel colpo accidentale sparato proprio dal suo fucile. E' lutto a Spoleto per la morte di Daniele Tardocchi, 45 anni, poliziotto in forza al commisariato Spoletino. Sarebbe caduto mentre era a caccia, su un sentiero in salita. Il fucile carico avrebbe improvvisamente fatto fuoco, raggiungendolo in un punto vitale. I soccorsi sono risultati vani e la notizia, che si è diffusa in un attimo, ha lasciato sotto choc la città.
Martedì sarà eseguita l'autopsia sulla salma: la Procura di Spoleto affiderà a un medico legale l'incarico di consulente per procedere all'esame autoptico e redigere relazione sull'attività svolta.
"Come s'impone in ogni caso di morte per ferite d'arma da fuoco - riferisce la Procura di Spoleto - sono in corso e proseguiranno nei prossimi giorni le indagini e gli accertamenti tecnici utili a ricostruire la dinamica dell'evento".
L'incidente è accaduto poco dopo l'alba. Tardocchi era a caccia, una sua grande passione, con un collega. I due si erano addentrati in zona impervia in località Baluini. Si stavano spostando. Secondo una prima ricostruzione Tardocchi avrebbe inciampato durante la salita, cadendo e quindi accidentalmente facendo fuoco con il fucile carico. Il colpo è tragicamente andato a segno. Immediato l'allarme dato dal compagno di caccia. La zona è particolarmente remota. Sono stati i vigili del fuoco i primi a raggiungere la zona, tra l'altro sotto la pioggia. Ma le ferite erano troppo gravi e per il 45enne non c'è stato niente da fare.
E' stato un elicottero a effettuare il recupero della salma. Tardocchi era molto conosciuto. Con la moglie e la figlia di tre anni abitava nella zona dell'Alta Marroggia. La polizia è in lutto per la perdita di un valido agente del commissariato spoletino.
Sono scattate subito le indagini. I primi elementi acquisiti dagli investigatori della squadra mobile e del commissariato di Spoleto, coordinati dalla Procura della Repubblica di Spoleto, inducono a ritenere che l'evento sia riconducibile ad un fatto accidentale. La salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria.
L'Umbria piange la seconda vittima per un incidente di caccia in pochi giorni. A Assisi era morto Davide Pampiano, 24 anni, colpito mentre era sul monte Subasio durante una battuta di caccia al cinghiale.