CHIARA SANTILLI
Cronaca

"Urinatoio a cielo aperto". Il centro tra degrado e inciviltà

La protesta dei commercianti: ‘Mancano i bagni pubblici’

Una delle viuzze dove si urina in mezzo alla strada

Perugia, 29 maggio 2017 - «È UN’INDECENZA che in centro storico la gente faccia i suoi bisogni per strada, a due passi dal Duomo». Si sfoga il commerciante di telefoni di piazza Danti. La sua attività si trova in uno dei punti nevralgici della movida notturna dove, specialmente nel fine settimana, si concentrano centinaia di giovani. Fin qui tutto normale, se non fosse per la spiacevole sorpresa che capita di trovare, spesso e volentieri, il giorno seguente. «Quando la mattina riapro il negozio – racconta – trovo di tutto, sporcizia e pipì. Gli operatori passano a pulire, è vero, ma a volte non è sufficiente».

BASTA SPOSTARSI di poco, in piazza Piccinino, per scoprire in un angolo per nulla nascosto e anzi ben illuminato, un orinatoio a cielo aperto. Nelle notti più movimentate il viavai è talmente frequente che il pavimento si ‘allaga’. «Ma perché non mettono un bagno pubblico?» si domanda il commerciante, che sollecita un intervento urgente da parte dell’amministrazione. «Quello che succede è vergognoso – aggiunge – ma se non c’è un servizio igienico, finisce che chi non vuole andare al bagno del bar, urina in mezzo alla strada». Stessa storia in via della Gabbia, quella che collega la centralissima piazza IV Novembre a via dei Priori.

«ADESSO non è niente, venga a vedere cosa succede durante Umbria Jazz», dice la proprietaria della pizzeria al taglio. «Fanno la pipì dappertutto e io sono costretta a pulire tra i tavoli esterni e davanti all’ingresso con acqua e varichina. Nel mio locale non c’è il bagno e alla gente che ha bisogno consigliamo di andare in quelli pubblici di via Boncambi, ma ci dicono che non sempre funzionano», osserva la titolare dell’attività.

TRA I PUNTI più colpiti dai professionisti dell’inciviltà le viuzze più nascoste come via delle Cantine, che da troppo tempo sembra essere diventata una toilette. «A volte per attraversarla bisogna tappare il naso, tanto è insopportabile l’odore che si respira», commenta un cittadino. Anche qui, residenti e commercianti, chiedono bagni pubblici e maggiori controlli da parte della polizia municipale. «Anche se vengono a pulire, la gente continua a sporcare. E ci si mettono pure i cani, che qui passano continuamente», sottolinea il negoziante di ceramiche di via Ulisse Rocchi. E certo non aiutano il decoro di un centro storico, già alle prese con innumerevoli problemi anche di desertificazione.