LUCA FIORUCCI
Cronaca

Detenuta incendia la cella e aggredisce anche le agenti

PERUGIA - Ancora caos nel carcere di Capanne. Questa volta nel reparto femminile dove, venerdì, secondo quanto riferito dal Sappe,...

PERUGIA - Ancora caos nel carcere di Capanne. Questa volta nel reparto femminile dove, venerdì, secondo quanto riferito dal Sappe,...

PERUGIA - Ancora caos nel carcere di Capanne. Questa volta nel reparto femminile dove, venerdì, secondo quanto riferito dal Sappe,...

PERUGIA - Ancora caos nel carcere di Capanne. Questa volta nel reparto femminile dove, venerdì, secondo quanto riferito dal Sappe, una detenuta nigeriana di 50 anni, affetta da "patologie psichiatriche accertate" ha provocato un incendio nella sua cella. La donna, che deve scontare una lunga detenzione, ha "appiccato deliberatamente un incendio nella propria cella dopo essersi assicurata di sigillare le finestre, posizionandosi successivamente nel bagno" racconta Fabrizio Bonino, segretario generale per l’Umbria, del sindacato di polizia penitenziaria. "Questo comportamento dimostra un chiaro intento premeditato, con grave rischio per la propria incolumità e quella del personale e degli altri detenuti". Il fumo che si è sprigionato dalle fiamme ha reso necessaria l’immediata evacuazione dell’area, mentre la detenuta "ha assunto un atteggiamento ostruzionistico e violento, sputando e tentando di aggredire fisicamente le agenti di polizia penitenziaria intervenute.

"L’episodio, durato circa 30 minuti, è stato gestito con massima tempestività e professionalità dal personale del carcere, che ha operato in condizioni di estremo pericolo evitando conseguenze più gravi" sottolinea ancora Bonino, ricordando che, già il giorno prima, aveva tentato "un analogo gesto, motivo per cui le erano stati sottratti tutti gli accendini". Tuttavia, "è riuscita a procurarsene altri". "A seguito dell’intervento, tre agenti penitenziarie sono state *trattate in pronto soccorso e dimesse con tre giorni di prognosi* per intossicazione da fumo e lievi lesioni". "L’Amministrazione - conclude il sindacalista - voglia tempestivamente predisporre una valutazione psichiatrica urgente per determinare l’eventuale trasferimento in una struttura specialistica e misure rafforzate di sorveglianza per prevenire ulteriori episodi".