Boom di visitatori alla mostra di Caravaggio. In un mese sono state superate le diecimila presenza. "Nella giornata di domenica 27 novembre, le visite alla mostra “Dramma e Passione” della Fondazione Carit hanno superato quota diecimila, arrivando a 10.501 - sottolineano gli organizzatori – . L’evento, che ha preso il via il 27 ottobre e che resterà aperto fino all’8 gennaio, sta riscuotendo un successo che va oltre le aspettative, con visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero".
"Non avevo dubbi che la mostra potesse avere successo - spiega il curatore, professor Pierluigi Carofano, insieme alla collaboratrice Tamara Cini - ma numeri così elevati sono quasi inaspettati, considerando che le porte saranno aperte fino a dopo le festività natalizie. Del resto le opere esposte sono di tale pregio che attirano l’attenzione di appassionati, addetti ai lavori ma anche curiosi e studenti". "Alla vigilia dell’evento - commenta il professor Luigi Carlini, presidente della Fondazione Carit - avevo annunciato l’obiettivo di arrivare alle cinquemila visite della precedente mostra di arte moderna ‘Immaginaria’. L’obiettivo è stato già ampiamente superato. Di sicuro un risultato per la città , che si rilancia come polo artistico di livello nazionale, come negli obiettivi della stessa Fondazione Carit". La mostra è a ingresso libero, aperta nei martedì e mercoledì dalle 15.30 alle 19.30, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30.
“Dramma e Passione. Da Caravaggio ad Artemisia Gentileschi” è ospitata a Palazzo Montani Leoni, sede della Fondazione Carit. "La mostra - aveva spiegato il professor Carofano in sede di presentazione - è uno straordinario viaggio nella pittura del Seicento. Il visitatore potrà ammirare dipinti di maestri sommi come Caravaggio, Bartolomeo Manfredi, Orazio e Artemisia Gentileschi, Mattia Preti. Il percorso si snoda tra otto sale tematiche che vedono l’affermazione della pittura naturalista di matrice caravaggesca sino al confronto con il classicismo emiliano di Guido Reni e Guercino, lo scontro con nemici di Caravaggio come Baglione Salini, e il trionfo della pittura barocca con Bernardo Strozzi e Mattia Preti". "Oltre a presentare un assoluto inedito di Artemisia Gentileschi, Giuditta con la testa di Oloferne - aggiungeva il curatore – la vera e propria star della mostra è Caravaggio, con ben due opere difficilmente visibili al grande pubblico. La prima è la Maddalena addolorata. L’altra è la Crocifissione di Sant’Andrea, (cosiddetta versione “Back-Vega”) esposta a pieno per la prima volta in Italia".