REDAZIONE UMBRIA

"Difesa violata, dichiarazioni compromesse"

Le violazioni, accertate dalla Corte di Strasburgo, tanto nel diritto dell’assistenza difensiva che linguistica "hanno compromesso irrimediabilmente le dichiarazioni rese nella notte del 6 novembre 2007, sia quelle delle ore 1:45 che quelle delle ore 5.45". È quanto si legge nelle motivazioni con cui la Cassazione lo scorso 12 ottobre, dopo il ricorso presentato dalla difesa di Amanda Knox contro la condanna a tre anni per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, ha annullato con rinvio la sentenza disponendo un nuovo processo davanti alla Corte di Assise d’Appello di Firenze. Knox è già stata assolta in via definitiva insieme a Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto l’1 novembre 2007. L’impugnazione per l’accusa di calunnia è avvenuta sulla base di una pronuncia della Corte europea per i diritti dell’uomo. Per i supremi giudici della Quinta Sezione Penale, come si legge nellle motivazioni, "le violazioni hanno condizionato in modo decisivo il momento stesso della formulazione delle accuse calunniose a carico di Lumumba".