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Diga di Montedoglio. Quale sarà il futuro?

Umbria e Toscana, è il momento del confronto. Se ne parlerà domani al Centro Congressi “La Fortezza“, dalle ore 10.

Diga di Montedoglio. Quale sarà il futuro?

CITTA’ DI CASTELLO – Quale futuro per la diga di Montedoglio e quali prospettive sul piano turistico e ambientale? A Sansepolcro approfondimento tecnico e istituzionale attorno a un tema di vallata: si parla di valorizzazione del Lago di Montedoglio domani mercoledì 29 novembre al Centro Congressi "La Fortezza" (dalle ore 10). Rappresentanti di Umbria e Toscana, a partire dai presidenti Donatella Tesei e Eugenio Giani, discuteranno sulle potenzialità dell’invaso e di promozione sostenibile del territorio. Il lago di Montedoglio è il più grande di tipo artificiale del centro Italia e la sua presenza è vitale per l’agricoltura, ma anche per il turismo, l’energia e l’ambiente. "La Diga di Montedoglio e la relativa rete di adduzione in corso di ultimazione – spiega Simone Viti, presidente di Eaut – rappresentano un concreto strumento di sviluppo che costituisce da un lato un presidio nei confronti delle piene e dall’altro una garanzia per l’erogazione, disciplinata da un protocollo d’intesa tra le Regioni Toscana e Umbria, della risorsa in ambito idropotabile e irriguo". Nel corso del convegno (organizzato da Fondazione Progetto Valtiberina con Ente Acque Umbre Toscane e il sostegno di Aboca), saranno affrontati temi come l’origine della scelta di Montedoglio, le caratteristiche strutturali e idrauliche della diga, i controlli di sicurezza e monitoraggio, nonché valutazioni sulla pericolosità, poi un focus sulle potenzialità del territorio tra cicloturismo e balneazione sulle sponde della diga con proposte per una fruizione ecoturistica del lago sulla base di esperienze analoghe. La giornata inizierà alle 10 con i saluti istituzionali dei sindaci dei comuni coinvolti, della presidente della Regione Donatella Tesei, del ‘collega’ toscano Eugenio Giani e dei presidenti degli Ordini Professionali coinvolti.