Stefano Fresi porta sul palco la sua versatilità in "Dioggene", spettacolo diviso in tre parti al Teatro della Filarmonica e al Teatro Concordia. Un monologo coinvolgente e ricco di sfumature, da non perdere.
La stagioni del Teatro della Filarmonica di Corciano e del Teatro Concordia di Marsciano, organizzate dallo Stabile dell’Umbria, prendono il via con l’estro e la simpatia di Stefano Fresi, protagonista dello spettacolo “Dioggene“ (nella foto) scritto e diretto da Giacomo Battiato per l’attore romano. In scena domani alle 21 a Corciano e lunedì alle 20.45 a Marsciano.
Lo spettacolo è diviso in tre parti, tre quadri, e ruota intorno a un unico personaggio, un attore famoso dal nome Nemesio Rea. Nel primo quadro, Nemesio interpreta un proprio testo, scritto in autentico volgare duecentesco. Nel secondo quadro, si trova Nemesio nel suo camerino, mentre si veste, apprestandosi ad andare in scena. Ma non è dello spettacolo che parla, ma dell’avvenuta rottura violenta con la moglie, tra pianti, grida e insulti. Il terzo quadro presenta Nemesio che vive felice in un bidone dell’immondizia. Ha lasciato tutto, la sua professione e la sua vecchia vita, come il filosofo greco Diogene, per essere libero di parlare del vero senso della vita.
"Mettere in scena questo triplo monologo che ho scritto per Stefano è puro gaudio, per la sintonia e la reciproca stima che ci sono tra noi due – racconta il regista – . A ciò si aggiunge il piacere della sfida: tre lingue italiane diverse per ciascuno dei monologhi (volgare toscano, lingua corrente del nostro 21° secolo, romanesco), tre atmosfere, tre toni, tre stili. Tra epica e commedia, sberleffi e crudeltà". I biglietti si possono prenotare al Botteghino del Tsu, allo 075. 57542222, tutti i giorni feriali dalle 17 alle 20.