La vicenda del rinvio da parte dell’Autorità regionale per i rifiuti e l’idrico (Auri) dell’approvazione del piano flussi 2025, anche a fronte dell’aumento del conferimento di rifiuti speciali registrato nella discarica di Belladanza, finirà al centro del consiglio comunale a Città di Castello. Un’interrogazione è stata presentata nelle scorse ore dal consigliere comunale Andrea Lignani Marchesani al sindaco Luca Secondi al quale chiede chiarezza per una situazione che "sta diventando insostenibile dal punto di vista ambientale considerati gli irreparabili danni al territorio determinati da centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti che giacciono nel sito con conseguente inquinamento del suolo che va ben oltre il perimetro della discarica". Questo si legge nel documento nel quale il consigliere di opposizione chiede "le motivazioni che hanno portato nel secondo semestre del 2024 a un incremento di rifiuti speciali da fuori regione" e "sulla scorta di quale contratto questo conferimento è stato effettuato". Lignani inoltre vuole conoscere "la tempistica di sottoscrizione di questo eventuale contratto e gli importi economici in entrata che il medesimo avrebbe portato al gestore". Tra le richieste avanzate anche "i tempi di saturazione della discarica e la possibilità di un ennesimo ampliamento". Il polo è stato infatti già sottoposto a incrementi ripetuti nel corso dell’ultimo decennio "nonostante l’impegno preso riguardo la sua chiusura dal Governo regionale nel lontano 2007, ed è di fatto strategico e imprescindibile per lo smaltimento di rifiuti non solo regionali, ma anche extra regionali: quanto emerso negli ultimi giorni certifica un trend di conferimento al rialzo di rifiuti in questo sito", si legge ancora nel documento.
CronacaDiscarica di Belladanza: "Ora serve chiarezza"