TERNI "Fatti accaduti all’esterno del locale e che non rappresentano né la nostra società, né la nostra clientela". Cosi la discoteca Opificio Club, via social, sulla chiusura di due settinane imposta dalla Questura a seguito di risse e aggressioni, sfociate in un accoltellamento, nell’area esterna del locale. "Da sempre rispettiamo le forze dell’ordine - continua Opificio Club – e accettiamo la chiusura della nostra attività, pur non essendo coinvolta direttamente. La società conta oltre 50 dipendenti tra diretti e in appalto, tutti assunti regolarmente. Abbiamo sempre investito moltissimo nella sicurezza, utilizzando solo personale qualificato. Abbiamo introdotto una selezione all’ingresso del parcheggio privato e un doppio tornello per controllare i nostri clienti, proprio per evitare litigi e problemi nel locale. Abbiamo sempre fatto tutto per far ballare e cenare i nostri clienti in sicurezza. Opificio Club è e rimarrà un locale di divertimento, gestito da persone e famiglie per bene, frequentato da ragazzi e signori che ricercano ore di svago nel fine settimana". "Restando sempre dalla parte dello Stato e delle forze dell’ordine – aggiunge Opificio – vorremmo lasciarvi con qualche domanda. Che città vogliamo per il futuro? E’ importante che ci siano ancora posti come il nostro? I nostri ragazzi per ballare dovranno andare a Perugia o Roma?".
CronacaDiscoteca chiusa. Parla l’Opificio Club