
I sindacati contestano la riorganizzazione. "Trascurati aeroporto e ferrovie"
"Il rischio concreto della riorganizzazione dell’Agenzia Dogane e Monopoli è quello di costituire servizi multifunzione che con difficoltà riusciranno a garantire la specializzazione e l’attenzione finora offerta a cittadini e imprese". È quanto emerso dalla riunione che i sindacati hanno avuto con l’assessore regionale, Francesco De Rebotti. All’incontro erano presenti per la Uilpa il segretario generale di Perugia Filippo Ferdinandi e Luigi Coricelli, responsabile Uilpa Dogane Monopoli di Perugia, per la FP Cgil il segretario regionale Umbria Michele Agnani e altri sindacati. Il processo di riorganizzazione interesserà tutte le strutture centrali, quelle territoriali, i dipendenti, i servizi resi ai cittadini ed agli operatori economici. L’Umbria passerà dagli attuali tre Uffici (Dogane Perugia, Dogane Terni e Monopoli per l’Umbria) ad un solo Ufficio delle Dogane e dei Monopoli, che nel rango interno dell’amministrazione rimane però valutato di "terzo livello", di fatto declassando la regione stessa.
FP Cgil e Uilpa sono critici riguardo alla riorganizzazione; le perplessità sono state rivolte inizialmente alla stessa Direzione generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, perché con una metodologia discutibile e sulla base di dati 2023, ha sottovalutato in quantità e in qualità le attività e i servizi che l’Agenzia eroga alle imprese e ai cittadini del territorio umbro, non considerando gli sviluppi in essere ed in fieri, che rendono obsoleti già da ora i dati del 2023. "Sono state trascurate realtà territoriali come l’Aeroporto Internazionale di San Francesco D’Assisi – dicono i sindacati – che ha visto aumentare il numero di passeggeri che transitano, con un incremento del 260% dai 141.408 passeggeri nel 2021 ai 523.478 nel 2023, dato che incrementerà stante anche gli investimenti infrastrutturali in atto. Non è stata considerata – aggiungono - la realizzazione della piattaforma logistica di Terni-Narni e del collegamento con la linea ferroviaria Orte-Falconara, che dovrebbe collegare Terni con il porto di Civitavecchia e con quelli di Ancona e Marghera, diventando nodo di interconnessione del traffico merci tra le dorsali tirrenica ed adriatica. Non si è tenuto conto delle specificità degli uffici – continuano – un esempio il numero ed il peso economico delle cause di contenzioso, della loro serialità; solo nel 2023 l’Ufficio Dogane di Perugia aveva 42 cause tributarie per 167 milioni di euro contro le 24 dell’Ufficio Dogane di Firenze, valutato a un livello più alto".