“Domenica delle Palme“. Le parole dei vescovi

Dalle Cattedrali di Perugia e Terni messaggi di speranza in vista della Pasqua

"Proviamo anche solo per un momento a immaginare cosa significherebbe togliere il racconto della Passione dalla nostra cultura, dall’arte, dalla musica, dalle chiese e dalle nostre stesse case". Così l’arcivescovo Ivan Maffeis nell’introdurre il Vangelo della Passione del Signore alla celebrazione della Domenica delle Palme, ieri in Cattedrale. "Un racconto conosciuto – così monsignor Maffeis -, ma che ogni anno può dirci qualcosa di nuovo, che può illuminare la situazione che stiamo vivendo e per certi versi così drammatica. Ascoltiamolo con la disponibilità di chiederci cosa dice a me, quale verità mi schiude, cosa porta non tanto sul piano delle opinioni o delle idee, ma della mia vita, della mia esistenza".

Nella Cattedrale di Terni, per la Domenica delle Palme, il vescovo Francesco Soddu ha ricordato come la Pasqua sia "il segno di una vita nuova per noi e per tutto il mondo, in cui si è resi partecipi del mistero della croce". "Perché Gesù in croce? - ha detto ancora monsignor Soddu – E’ la domanda che ci deve guidare e aiutare in tutta la nostra vita. L’umanità di tutti i tempi si è posta l’obiettivo di arrivare più in alto possibile ad ogni costo, non considerando gli altri, prevaricandoli ed anche uccidendoli. Gesù ci insegna invece che, per poter arrivare in alto, ossia arrivare a Dio, bisogna fare il contrario, bisogna essere umili e misericordiosi.